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FreeCol

FreeCol
videogioco
Schermata del gioco, versione 0.5.2
PiattaformaMicrosoft Windows, macOS, Linux, OpenSolaris, Amiga
Data di pubblicazioneMondo/non specificato 2 gennaio 2003
GenereStrategia a turni
TemaStorico
PubblicazioneSoftware libero
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Periferiche di inputTastiera, mouse
SupportoDownload
Requisiti di sistemaProcessore a 100Mhz o superiore,
25MB RAM,
20 MB di disco libero,

FreeCol è un videogioco strategico a turni pubblicato sotto licenza GNU GPL, ispiratosi a Colonization di Sid Meier.[1][2] Il progetto è nato nei primi anni 2000 come remake abbastanza fedele del gioco originale, con lo scopo di riportare in vita l’esperienza classica di colonizzazione in un formato aggiornato e personalizzabile.[3]

Dopo più di 20 anni di sviluppo, il gioco ha raggiunto la versione 1.0.0 nel gennaio 2023.[4] FreeCol è sviluppato in Java, quindi funziona su diversi sistemi operativi usando il Java Runtime Enviroment.[4] È stato nominato "progetto del mese" da SourceForge nel febbraio 2007.[5]

Modalità di gioco

Il gameplay di FreeCol segue la struttura di Colonization: si parte nel 1492 con una nave e due coloni, e l’obiettivo è esplorare il Nuovo Mondo, fondare colonie, gestire risorse e far crescere la propria nazione fino a dichiarare l’indipendenza e resistere agli attacchi della potenza europea di origine.[4] Il gioco combina elementi di strategia, gestione delle risorse, diplomazia e guerra.[2][3] I coloni sono unità che possono essere assegnate a compiti specifici come coltivare canna da zucchero, produrre rum, addestrare soldati o partecipare a missioni religiose.[2] I soldati sono coloni equipaggiati con armi e cavalli, prodotti nelle colonie o acquistati.[2] FreeCol permette anche di gestire le relazioni con le tribù indigene e altre potenze europee, fare scambi e influenzare alleanze locali.[3][2] Si può promuovere il separatismo incoraggiando sentimenti indipendentisti tra i coloni per ottenere vantaggi strategici.[4]

FreeCol usa grafica isometrica, con mappe colorate, unità dettagliate e terreni riconoscibili, come foreste amazzoniche e fiumi del Sud America.[2][3] L’interfaccia e gli sfondi non sono sofisticati come quelli di Colonization, ma il gioco punta alla funzionalità.[2][3]

Il gioco offre tante opzioni di personalizzazione, per esempio modificare numero e cordialità dei villaggi indigeni, velocità dell’immigrazione, quanto è esigente il monarca, requisiti dei “founding fathers”, limiti delle colonie, posizioni iniziali delle navi europee, durata della partita e anche come si comporta l’intelligenza artificiale.[2][3]

FreeCol supporta il multiplayer, permettendo di giocare con amici fino a otto nazioni europee (le quattro originali – Spagna, Inghilterra, Francia e Paesi Bassi – più Russia, Svezia, Danimarca e Portogallo) e ulteriori espansioni con mod.[2][3] La comunità contribuisce regolarmente con mappe personalizzate, scenari e altri contenuti, aumentando molto la rigiocabilità.[2][3][4]

Il gioco include mappe predefinite di grandi dimensioni, come l’America, l’Africa, l’Australia e i Caraibi, con scenari enormi tipo il “super earth”.[2][3][4] Con l’editor di mappe si possono creare nuove mappe, modificare quelle vecchie o adattare i propri salvataggi per scenari personalizzati.[2][3] La combinazione di mappe estese e multiplayer permette di fare partite epiche fino a 12 giocatori tramite mod.[2][3]

Sviluppo

Gli sviluppatori si sono prefissati fin dal 2002 di creare una versione libera di Colonization distribuita sotto GNU General Public License (GPL).[6] Il fondatore del progetto è Lars Willemsens[7], che fu anche il principale sviluppatore nei primi anni, ma si ritirò nel 2006[8].

Il progetto iniziò a essere sviluppato utilizzando linguaggi di programmazione C e C++ per poi essere ridisegnato in Java. La prima versione fu la 0.1.0 e venne pubblicata il 2 gennaio 2003: il server era scritto in C++, mentre il client era in Java. Dalla versione successiva venne impiegato solo il secondo linguaggio di programmazione.[9]

La versione del gioco 0.11.6 è uscita il 17 ottobre 2015.[10]

Il 2 gennaio 2023, esattamente venti anni dopo la prima release beta, viene pubblicata la prima versione stabile 1.0.0.[11] Il gioco ha avuto più di 2 milioni di download in 20 anni, e il team continua a pianificare FreeCol 2.0 con nuove feature oltre quelle di Colonization.[4] Nonostante il lungo sviluppo, la comunità rimane attiva con forum e discussioni che aiutano a migliorare il gioco.[2][3]

Accoglienza

FreeCol è stato apprezzato per la fedeltà all’originale Colonization e per le tante opzioni di personalizzazione.[2][12][13] La varietà di mappe, le possibilità di multiplayer e le meccaniche di gestione dei coloni sono tra i punti forti.[2][3] Critiche minori riguardano l’assenza di colonna sonora integrata e un’interfaccia meno curata rispetto al gioco originale.[2][3] La comunità di giocatori e sviluppatori continua a supportare il gioco con forum e mod, rendendo FreeCol una delle migliori esperienze di strategia open source ispirate ai classici del genere.[2][3][4]

Note

  1. ^ Michael Mielewczik, Rückkehr der Klassiker. Remakes von Colonization und SimCity., in Pc Magazin LINUX, vol. 3/2007, 2007, pp. 75-76.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r (EN) FreeCol Team, FreeCol 1.2.0 Released, su FreeCol, 5 giugno 2018. URL consultato il 20 agosto 2025.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Rock Paper Shotgun, Get Ur FreeCol, su Rock Paper Shotgun, 20 agosto 2018. URL consultato il 20 agosto 2025.
  4. ^ a b c d e f g h (EN) Will Nelson, Civilization like strategy classic is a great free game after 20 years, su PCGamesN, 9 gennaio 2023. URL consultato il 20 agosto 2025.
  5. ^ (EN) Progetto del mese su SourceForge
  6. ^ (EN) Freecol - About, su freecol.org.
  7. ^ (EN) Team and Credits, su freecol.org.
  8. ^ (EN) Project member leaving, su freecol.org.
  9. ^ (EN) Freecol - History
  10. ^ (EN) FreeCol 0.11.3 released, su freecol.org, 17 ottobre 2015.
  11. ^ (EN) Freecol release 1.0.0, su freecol.org.
  12. ^ (EN) Reloaded.org, FreeCol Download, su Reloaded, 2018. URL consultato il 20 agosto 2025.
  13. ^ (EN) IndieDB Community, FreeCol Reviews, su IndieDB, 2018. URL consultato il 20 agosto 2025.

Voci correlate

Altri progetti

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