Flavio Albanese approda al progetto di architettura dopo un lungo percorso da autodidatta nel campo degli interni e del disegno industriale e manifesta attitudine e interesse verso il restauro edilizio, la riconversione di spazi industriali e i progetti di landscape.
Nel 1987 fonda a Vicenza insieme al fratello Franco lo studio di architettura Asa Studio Albanese, poi Asastudio.
Lo studio di architettura di Albanese ha vinto il concorso per il nuovo aeroporto di Pantelleria, il concorso per l'ampliamento della fiera di Vicenza ed è stato incaricato del progetto di qualificazione architettonica e paesaggistica dell'autostrada attorno a Venezia (Venice Link).
Con il progetto Neores Asastudio è stato segnalato nell’edizione 2003 del Premio Mies van der Rohe.
Nel maggio del 2007 Albanese succede a Stefano Boeri nella direzione di Domus, prestigiosa rivista d'architettura fondata da Gio Ponti, abbandonando la direzione nel marzo 2010.
Numerosi sono gli incarichi ricoperti nel tempo per istituzioni culturali e produttive.
È protagonista del quarto capitolo del romanzo autobiografico di Vitaliano Trevisan, capitolo in cui l'autore racconta la sua esperienza professionale come collaboratore del prestigioso studio sul finire degli anni ottanta. Pur non essendo esplicitata né l'identità di Albanese, a cui Trevisan fa riferimento con un anonimo Lui, né dello studio, è facile ricondurre alla sua persona le allusioni e gli indizi, inequivocabile quello riguardante l'ubicazione attuale dello studio nella ex tipografia Rumor.[1]