«Comandante di squadrone carri armati, nel corso di un attacco ad importante caposaldo, accortosi che il nemico con mezzi corazzati e blindati superiori per numero e potenza minacciava il fianco di una nostra G.U., si lanciava animosamente col suo reparto contro l’avversario. Fuori della torretta, con la voce e col gesto, incitava i suoi equipaggi a seguirlo nella carica. Scontratosi a breve distanza con un mezzo nemico, lo arrestava prima e lo poneva poi, fuori combattimento con il tiro preciso della sua arma. Ferito una prima volta da una granata che gli mutilava il braccio destro, sempre in testa proseguiva imperterrito l’azione finché, di nuovo e ripetutamente colpito da proiettili esplodenti, saltava in aria col proprio carro. La sua tenacia combattiva ed il suo eroico sacrificio davano modo ai rimanenti elementi dello squadrone di porre in fuga l’avversario ed alla G.U. di riprendere la marcia verso l’obiettivo. Fulgido esempio di attaccamento al dovere ed elette virtù militari. El Qatara (A.S.), 9 luglio 1942.[5]» — Decreto Luogotenenziale 12 ottobre 1944.[6]
^Registrato alla Corte dei conti il 12 novembre 1944, registro 8 guerra, foglio 7.
Bibliografia
Marziano Brignoli, Cavalleria a Voghera. I Reggimenti di guarnigione a Voghera dal 1859 al 1943, Voghera, Società Cooperativa Editoriale Oltrepò, 2007.
Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le Medaglie d'Oro al Valor Militare volume secondo (1941-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 46.
Periodici
Ferruccio Dardi, cavaliere (PDF), in La Porta Orientale, n. 7/8, Trieste, Tipografia giuliana, luglio-agosto 1949, pp. 143-146.