L'eparchia di Luc'k e Ostrog (in latino: Eparchia Luceoriensis et Ostrogiensis Ruthenorum) è stata una sede della Chiesa cattolica di rito bizantino.
Territorio
L'eparchia comprendeva parte della regione della Volinia.
Sede eparchiale era Luc'k dove si trovava la cattedrale della Protezione della Madre di Dio, mentre a Ostroh (Ostrog) sorgeva una concattedrale dedicata all'Epifania.
Storia
Il 2 maggio 1594, negli anni immediatamente precedenti all'Unione di Brest del 1596, l'eparca di Luc'k e Ostrog Cyryl Terlecki aderì alla comunione con Roma. Fece professione di fede cattolica a Roma il 23 dicembre 1595, alla presenza di papa Clemente VIII.[1]
Gli succedette sulla cattedra di Luc'k e Ostrog Eustachy Maliński, nominato dal re di Polonia ai primi di giugno del 1607. Ci furono tuttavia delle difficoltà per la sua consacrazione episcopale, poiché aveva per tre volte contratto matrimonio; nel mese di marzo 1609 il re ingiunse al metropolita di Kiev di consacrarlo vescovo.[2] Morì tra ottobre 1620 e maggio 1621.
Alla morte di Jeremiasz Poczapowski, avvenuta tra marzo e novembre 1637[3], l'eparchia di Luc'k e Ostrog rimase vacante per diversi decenni. Fu amministrata dapprima da Nykyfor Losovskyj[4] (1637-1651), poi dall'eparca di Przemyśl Prokop Chmielowski (1651-1664), ed infine dai metropoliti di Polack.[5] Oltre un centinaio di parrocchie rimasero unite a Roma quando, con un decreto del re Ladislao IV di Polonia, l'eparchia fu riconsegnata alla Chiesa ortodossa.
All'inizio del XVIII secolo fu ristabilita l'eparchia uniate. Infatti il 4 agosto 1702 il metropolita di Kiev Lev Slubyč-Zalensky annunciò a papa Clemente XI l'adesione del vescovo Dionizy Żabokrzycki alla Chiesa cattolica.[6] Durante la Grande guerra del Nord (1700-1721) il territorio di Luc'k fu occupato dall'esercito russo; il vescovo Dionizy Żabokrzycki venne fatto prigioniero e condotto in Siberia, dove morì nel 1711.[7]
L'ultimo vescovo in comunione con la Chiesa cattolica fu Jan Krassowski, deceduto il 23 agosto 1827. In seguito non furono più nominati vescovi per questa diocesi. Infatti, tramite l'ukaz del 22 aprile 1828, lo zarNicola I di Russia ordinò la soppressione dell'eparchia di Luc'k e Ostrog e l'annessione dei suoi territori a quelli dell'arcieparchia di Polack.[8]
Il sinodo della Chiesa greco-cattolica "rutena" celebrato a Polack nel febbraio 1839 annullò ex auctoritate l'unione di Brest del 1596 chiedendo di far parte della Chiesa ortodossa russa, sopprimendo de facto tutte le eparchie cattoliche dell'impero russo.[9] Questa decisione fu approvata dallo zar Nicola I il 25 marzo 1839. Questo atto determinò la fine della presenza greco-cattolica nell'impero russo e il passaggio forzato dei suoi fedeli alla chiesa ortodossa.[10]
Gli eparchi di Luc'k e Ostrog usavano il titolo di esarchi della metropolia di tutta la Russia.
^Sul Sinodo si veda Cesare Alzati, L'ortodossia in Storia del Cristianesimo, l'età moderna (a cura di G. Filoramo e D. Menozzi), Editori Laterza, 1997, pp. 398-399.
^Nel 1810 fu nominato arcieparca metropolita di Kiev, mantenendo sembra anche la sede di Luc'k e Ostrog. Błażejowśkyj, Hierarchy of the Kyivan Church, pp. 257 e 266.
^Fu nominato eparca dallo zar il 27 giugno 1814. Błażejowśkyj, Hierarchy of the Kyivan Church, p. 266.
^abIn una lettera di novembre 1826, Jakub Martusiewicz si firma ancora come vescovo di Luc'k, mentre il 29 dicembre successivo è Jan Krassowski a firmarsi come vescovo di Luc'k. Questi era stato nominato con editto dello zar fin dal 3 febbraio 1826. Błażejowśkyj, Hierarchy of the Kyivan Church, p. 266.
(LA) Congregationes particulares Ecclesiam Catholicam Ucrainae et Bielarusjae spectantes, a cura di A. G. Welykyj, Romae 1957.
(LA) Documenta pontificum Romanorum historiam Ucrainae illustrantia, a cura di A. G. Welykyj, Romae 1954.
(PL) Ks. Kazimierz Dola, Katalog arcybiskupów i biskupów rezydencjalnych eparchii polskich obrządku grecko-unickiego od Unii Brzeskiej (1596) do roku 1945, in Historia Kościoła w Polsce t. II 1764-1945, cz. 2 1918-1945, Poznań-Warszawa 1979, pp. 304–311.
(LA) Epistolae metropolitarum Kioviensium Catholicorum..., a cura di A. O. Welykyj, Romae 1959.
(LA) Isydorus Patrylo, Archiepiscopi-metropolitani Kievo-Halicienses attentis praescriptis M. P. «Cleri sanctitatis», Romae 1962.
(UK) Іриней Назарко, Київські і галицькі митрополити: біографічні нариси (1590-1960), Рим, 1960.
(PL) Michał Kowaluk, Nowy egzarchat UKGK. Krok do odnowienia eparchii greckokatolickiej w Łucku, in Wołanie z Wołynia nr 1 (80) ze stycznia-lutego 2008, pp. 3-4.
(PL) Michał Kowaluk, Sakra biskupia pierwszego egzarchy wołyńskiego UKGK, in Wołanie z Wołynia nr 2 (81) z marca-kwietnia 2008, pp. 5–6.