L'Esercito del Cile (Ejército de Chile) è la forza terrestre delle forze armate del Cile. Questo esercito, forte di 37 650 soldati e di 19 100 riservisti, è organizzato in sei divisioni, una brigata di operazioni speciali e una brigata aerea.
Negli ultimi anni, e dopo diverse importanti programmi di riequipaggiamento, l'esercito cileno è diventato uno degli eserciti più tecnologicamente avanzati e professionali nelle Americhe.[3][4]
L'Esercito Nazionale del Cile è stato creato il 2 dicembre 1810, per ordine della Prima Giunta del Governo Nazionale.[5] L'esercito fu attivamente coinvolto nella guerra d'indipendenza, che venne combattuta contro le truppe monarchiche in battaglie come Yerbas Buenas, San Carlos, Quechereguas, Rancagua, Chacabuco e Maipú. Durante questo periodo, personaggi nazionali come José Miguel Carrera, Bernardo O'Higgins e il generale argentino José de San Martín comandarono l'esercito verso la vittoria definitiva sulle forze spagnole, ottenendo infine l'indipendenza per il paese. Il primo comandante in capo dell'esercito fu José Miguel Carrera. Dopo aver ottenuto l'indipendenza dalla Spagna, la neonata Repubblica riorganizzò la sua struttura militare creando l'Accademia Militare del Cile, fondata dal generale O'Higgins nel 1817.
La Guardia Nacional
Diego Portales istituì una milizia civile, la Guardia Nacional, per porre fine a una delle peggiori fasi del militarismo nella storia del Cile. La milizia venne creata nel 1835. Portales ha sviluppato questo esercito parallelo per compensare la potenza dell'esercito.[6] La legge di coscrizione cilena del 1900 segnò l'inizio della fine della Guardia Nacional.[7]
Durante la Guerra del Pacifico, molti ufficiali di alto rango ottennero preziose informazioni sullo stato dell'esercito e si resero conto che l'esercito doveva essere ricostruito. Le perdite, la distruzione materiale ed i difetti organizzativi relativi alla pianificazione strategica e all'addestramento degli ufficiali vennero notati da ufficiali come Emilio Sotomayor e Patricio Lynch, che si avvicinarono al presidente Santa María sostenendo la necessità di buone scuole e dipartimenti tecnici per le forze armate. Un altro fattore che sostenne l'emulazione, la deliberata imitazione sistematica della tecnologia militare, dell'organizzazione e della dottrina di un paese da parte di un altro[Nota 1], era il pericolo della guerra con l'Argentina. L'emulazione venne sostenuta da un'ampia coalizione di leader civili e militari.
Il Cile assunse una missione di addestramento militare francese nel 1858,[8] e la legazione cilena a Berlino venne incaricata di trovare una missione di addestramento durante la guerra del Pacifico nel 1881. Ma l'emulazione su larga scala dell'esercito prussiano iniziò nel 1886 con la nomina del capitano Emil Körner, diplomato alla rinomata Kriegsakademie di Berlino. Inoltre vennero nominati 36 ufficiali prussiani per addestrare gli allievi ufficiali nell'Accademia militare cilena. L'addestramento avvenne in tre fasi; la prima ebbe luogo dal 1885 al 1891 durante la presidenza di Domingo Santa María, la seconda fu la fase del dopoguerra e la terza fu la riorganizzazione del 1906.[8]
L'emulazione era incentrata sugli armamenti, sulla coscrizione, sul reclutamento e l'istruzione degli ufficiali, sull'organizzazione dello stato maggiore e sulla dottrina militare (adottata nel 1906). Essa venne estesa anche alla logistica militare e ai servizi medici, alle promozioni, alla pensione, alla regolamentazione dei salari e persino alle uniformi (adottate nel 1904), agli stili di marcia, agli elmetti, alle parate e alla musica militare.
Armamenti: Prima del 1883, l'esercito era dotato di una varietà di fucili, principalmente di origine francese e belga. Dal 1892 al 1902, la corsa agli armamenti cileno-argentina segnò il picco dell'acquisto di armi cilene. 100.000 fucili Mauser e nuova artiglieria Krupp vennero acquistati per 3.000.000 DM nel 1893, 2.000.000 DM nel 1895 e 15.000.000 DM nel 1898. Vennero fondate fabbriche di munizioni e impianti di produzione di armi leggere.[8]
Coscrizione: Come altri eserciti in Sud America, il Cile aveva avuto un piccolo esercito di ufficiali e soldati di servizio a lungo termine. Nel 1900 il Cile divenne il primo paese dell'America Latina a imporre un sistema di servizio militare obbligatorio, in base al quale l'addestramento, inizialmente da cinque a diciotto mesi (Germania: tre anni), avveniva in zone di organizzazione divisionale al fine di creare una solida struttura militare che avrebbe potuto essere facilmente raddoppiata con forze di riserva ben addestrate e pronte al combattimento. Le restrizioni di bilancio impedirono l'impatto totale della legge: il servizio cadde in modo sproporzionato sulle classi inferiori, non più del 20% del contingente venne incorporato ogni anno e gli ex coscritti non vennero riqualificati periodicamente.[8]
Educazione ed addestramento degli ufficiali: L'inizio della missione tedesca fu dedicato quasi esclusivamente all'organizzazione e all'attuazione di un'educazione militare standardizzata e tecnicamente orientata con l'essenza del sistema militare tedesco di Moltke dello studio continuo di artiglieria, fanteria, cartografia, storia, topografia, logistica, tattica, ecc., per un corpo ufficiali moderno, professionale e tecnicamente preparato. Nel 1886 venne fondata l'Academia de Guerra (Accademia della Guerra) "per elevare il livello di istruzione tecnica e scientifica degli ufficiali dell'esercito, affinché possano, in caso di guerra, utilizzare i vantaggi dei nuovi metodi di combattimento e dei nuovi armamenti». I migliori alunni erano candidati per il servizio di stato maggiore. A metà degli anni 1890 Körner organizzò i corsi per una scuola per sottufficiali (Escuela de Suboficiales y Clases).[8]
Durante la guerra civile cilena del 1891 Körner venne rimosso dal servizio da José Manuel Balmaceda. Lui e i suoi seguaci salparono verso nord per unirsi alle forze del Congresso ad Iquique. Divenne capo architetto del nuovo esercito e, sebbene Estanislao del Canto fosse formalmente comandante in capo, Körner guidò le forze ribelli nei principali scontri della guerra civile.[8]
Il Cile ebbe uno stato maggiore durante la guerra del Pacifico.[9] Körner rivolse la sua attenzione a un'istituzione permanente nel 1893-94 che avrebbe dovuto sostituire il vecchio "Inspector General del Ejército", ma con il controllo degli affari militari in tempo di pace e di guerra. Esso aveva quattro sezioni: Istruzione e Disciplina, Scuole Militari, Lavori Scientifici (pianificazione strategica e operativa) ed Amministrazione.[8]
Il XX secolo
La Milicia Republicana
La Guardia Republicana o Milicia Republicana venne creata dopo la caduta della Repubblica Socialista del Cile per prevenire un altro colpo di Stato. Il 7 maggio, 20.000 miliziani sfilarono davanti al presidente Arturo Alessandri per le strade di Santiago. Nel complotto di Las Mercedes, 1933, il comandante in capo dell'esercito, Pedro Vignola invocò "a resistere alla Milicia Republicana con ogni mezzo" e venne costretto a ritirarsi dal suo incarico.[10] Nel 1936, la milizia venne sciolta.[10][11]
L'11 settembre 1973, in un evento spartiacque della guerra fredda e della storia del Cile, il presidente Salvador Allende venne rovesciato in un colpo di stato dalle forze armate. Paul W. Drake e Ivan Jaksic dichiarano in The Struggle for Democracy in Chile:
«Le forze armate uccisero, imprigionarono, torturarono ed esiliarono migliaia di cileni. I militari hanno soppresso, smantellato ed epurato non solo i partiti politici, ma anche i quotidiani, i sindacati, le scuole ed altri bastioni dell'opposizione democratica. Anche circoscrizioni privilegiate come i professori universitari e gli studenti hanno incontrato gravi limiti alla loro tradizionale capacità di esprimere opinioni di rilevanza nazionale, o addirittura istituzionale. [...] Il regime militare considerava tali attività [della Chiesa cattolica] con diffidenza, se non con ostilità. Esso lanciò una campagna di vessazioni contro la Chiesa cattolica [...]
Una volta che i militari ebbero smobilitato il sistema politico e la società, il regime iniziò a impiantare la sua visione di un nuovo ordine. Si proponeva di sostituire non solo la politica democratica con quella autoritaria ma anche quella statalista con l'economia guidata dal mercato.[13]»
L'esercito, con ora il capitano generale Augusto Pinochet, leader del colpo di stato, come comandante in capo sia dell'esercito che delle forze armate, guidò lo sforzo di mobilitazione nazionale nel 1978 quando il conflitto del Beagle iniziò a colpire il paese. L'esercito era in pieno stato di allerta durante la durata della crisi.
Patricio Aylwin venne eletto Presidente della Repubblica il 14 dicembre 1989. Sebbene il Cile fosse ufficialmente diventato una democrazia, l'esercito cileno rimase molto potente durante la presidenza di Aylwin e la Costituzione, modificata dal regime di Pinochet, assicurò la continua influenza di Pinochet e suoi comandanti.
Il XXI secolo
A seguito delle tensioni con i vicini durante gli anni '70 e all'inizio degli anni '80, soggetti a conflitti, l'esercito cileno perfezionò i concetti strategici esistenti e alla fine formulò un piano per ristrutturare le sue forze. Sebbene le guerre siano state evitate, le minacce degli anni '70 e '80 incoraggiarono l'esercito ad affrontare in modo più efficace il suo principale svantaggio difensivo: la mancanza di profondità strategica. Così, all'inizio degli anni '80, esso cercò un modello di organizzazione dell'esercito che avrebbe migliorato al meglio le capacità difensive ristrutturando le forze in unità più piccole e più mobili invece delle divisioni tradizionali. Il risultatante Piano Alcázar prevede tre zone militari in Cile, con il grosso delle forze concentrate nel nord, e rafforza il centro e il sud. Il piano venne attuato in più fasi, a partire dal 1994. Pertanto, Alcázar, basato su scenari di minaccia del passato, è una delle "lezioni" più durature del passato.[non chiaro] Anche con la risoluzione di quasi tutte le controversie territoriali rimanenti, l'agenda di ristrutturazione è proseguita, rafforzando una mentalità basata sul conflitto nell'esercito.[14]
5ª Divisione: Regione XII con sede a Punta Arenas.
6ª Divisione: Regioni I e XV, con sede ad Iquique.
Brigata Aviazione dell'Esercito: con sede a Rancagua (Brigada de Aviación del Ejército). È la forza aerea dell'Esercito, composta da 4 battaglioni e una compagnia logistica.
Sezione aggiornata annualmente in base al World Air Force di Flightglobal del corrente anno. Tale dossier non contempla UAV, aerei da trasporto VIP ed eventuali incidenti accorsi durante l'anno della sua pubblicazione. Modifiche giornaliere o mensili che potrebbero portare a discordanze nel tipo di modelli in servizio e nel loro numero rispetto a WAF, vengono apportate in base a siti specializzati, periodici mensili e bimestrali. Tali modifiche vengono apportate onde rendere quanto più aggiornata la tabella.
4 CN-235M-100 ex Irish Air Corps acquistati nel 1996.[36] Uno dei tre esemplari ancora in organico, non più operativo dal 2018, è stato riportato in condizioni di volo e riconsegnato a luglio 2024.[36]
L'esercito cileno è famoso per le sue manovre elaborate, esibite su larga scala durante il Día de las Glorias Navales il 21 maggio e durante la Parada Militar de Chile|Parada Militar de Chile (Grande parata militare del Cile) il 19 settembre. Le prime forze armate adottarono molte tradizioni militari prussiane, ed è stato durante questo periodo che l'esercito cileno ha avuto molte delle sue vittorie più famose. Di conseguenza, le manovre presentano molti modelli prussiani e tedeschi del XIX e dell'inizio del XX secolo.
I soldati partecipanti indossano elmettii stahlhelm e pickelhaube e marciano in stechschritt inalterato. La musica da marcia consiste in marce dell'Europa centrale, insieme a diverse composizioni locali. Ogni Parada Militar del 19 settembre si conclude con l'esecuzione della Preussischer Präsentiermarsch (suonata per la prima volta nel 2018) e de Los viejos estandartes da parte di una banda a cavallo che suona secondo la tradizione tedesca.
I pickelhaubes sono stati indossati dalla Scuola Militare e da poco tempo dal 1º Reggimento di Cavalleria e dal 1º Reggimento d'Artiglieria, e lo stahlhelm solo dalla Scuola sottufficiali.
Questo è anche il caso delle parate che si tengono il 18 settembre, festa dell'indipendenza, a livello locale, ogni volta che partecipano unità dell'esercito.
Dato il lungo elenco di battaglie combattute dall'esercito, i seguenti reparti indossano in parata divise storiche di quei tempi, ma non marciano alla maniera tedesca:
1º Reggimento fanteria "Buin" - Uniforme da granatiere del 1º Battaglione fanteria "Granatieri cileni"
6º Reggimento rinforzato "Chacabuco" - Uniforme in stile francese della guerra del Pacifico indossata dalla 4ª Compagnia, in riconoscimento della sua eroica resistenza finale nella battaglia di La Concepcion
4ª Brigata fanteria motorizzata "Rancagua" - Uniforme in stile francese della guerra del Pacifico indossata dalla Compagnia storica, simile a quella indossata dal reggimento durante la battaglia di Arica del 1880
3º Reggimento cavalleria "Ussari" - uniforme nera con shako indossata solo dalla truppa di dimostrazione "Cuadro Negro", simile a quelle indossate dai suoi predecessori durante la guerra d'indipendenza cilena
Le bande militari
Il Servizio della Banda militare dell'Esercito è il dipartimento della banda militare dell'esercito, che opera attraverso il Welfare Command. Le bande ammassate della capitale sono conosciute come la Gran Banda de la Guarnición de Santiago (Gran Banda della Guarnigione di Santiago), che è coinvolta ogni 19 settembre nella Grande Parata Militare del Cile. Dalla sua formazione fino al 1980, è stata organizzata fino a 550 musicisti. Attualmente è composta da circa 295 musicisti, con annesso un corpo di tamburi.[41] La principale banda militare dell'esercito è la banda da concerto dell'esercito cileno. È stata fondata nel 1963 ed è la banda militare più antica dell'esercito, ma è più una banda da concerto, parte dei suoi musicisti è distaccata presso l'Accademia Militare. Essa riferisce all'attuale capo del servizio delle bande, il maggiore Jorge Fernando Castro Castro. Nel 2000 è apparsa a Roma in occasione del Giubileo della Musica Militare. Nel 2004 e nel 2012 ha partecipato al Quebec City International Festival of Military Bands in Canada.[42] Ha anche visitato Germania, Scozia, Uruguay, Francia e Stati Uniti.[43]
Banda militare a cavallo e trombe del 1º Reggimento cavalleria "Granatieri" - È la banda militare più antica dei reggimenti di cavalleria e corazzati dell'esercito
Banda militare e trombe del 3º Reggimento cavalleria "Ussari"
Altre bande militari includono la banda della Scuola sottufficiali dell'esercito e quella dell'Accademia militare Bernardo O'Higgins. Le bande militari in Cile hanno un corpo di tamburi e la mezzaluna turca, in modo simile alle bande militari tedesche. Caratteristica distintiva della tradizione tedesca è la presenza di un'ulteriore sezione di Trombe dietro il Corpo dei Tamburi, tradizione ereditata dalla Francia e dai trombettieri della Germania imperiale, con il direttore della banda assistito da un maggiore di tromba posto davanti alla sezione delle trombe o se in un corpo ammassato di tamburi dietro i trombettieri.
Note
Annotazioni
^Joao Resende-Santos in Neorealism, States, and the Modern Mass Army (pagine 3, 9-10) usa "emulazione" invece di "prussianizzazione" come termine più ampio. Egli scrive: "L'emulazione transnazionale avviene in un'ampia varietà di aree e da un'uguale varietà di entità statali e non statali [...] basata sullo stesso criterio politico"
^(ES) Sagredo e Cristian Gazmuri (a cura di), Historia de la vida privada en Chile, 3: El Chile contemporáneo. De 1925 a nuestros días, 4th, Santiago de Chile, Aguilar Chilena de Ediciones, 2005, ISBN956-239-337-2.
^(ES) Revista Defensa InfoDefensa, Marder 1A3, el compañero del Leopard 2 chileno, su Infodefensa - Noticias de defensa, industria, seguridad, armamento, ejércitos y tecnología de la defensa. URL consultato il 10 agosto 2022.
John R Bawden, The Pinochet Generation: The Chilean Military in the Twentieth Century, Tuscaloosa, University of Alabama Press, 2016, ISBN978-0817319281.
(EN) International Institute for Strategic Studies, The Military Balance 2022, Londra, pp. 403-405.