L'ègloga, o ècloga, è un componimento della poesia bucolica in forma dialogica, con significato allegorico e di celebrazione della vita agreste.
Il termine deriva dal grecoekléghein ("trascegliere") e nella letteratura antica veniva utilizzato per indicare un poemetto scelto; con questo significato vennero intitolate alcune opere, quali l'Egloga cronografica di Giovanni Sincello e l'Egloghe di Decimo Magno Ausonio.
L'elemento tipico e costante nei secoli dell'egloga fu quello della finzione dell'esistenza semplice e pura, scappatoia per le anime tormentate da passioni. In questo senso l'egloga passò nel dramma pastorale italiano, e tra i suoi anticipatori vi fu Iacopo Fiorino de' Buoninsegni, e nel romanzo pastorale inglese, francese e spagnolo.
Note
^Le Muse, De Agostini, Novara, 1965, vol. IV, p. 319.