Col termine di diaspora militare irlandese ci si riferisce a quelle persone irlandesi per nascita o per estrazione (si veda diaspora irlandese) che abbiano prestato servizio in eserciti stranieri.
Molte unità straniere di volontari furono nella storia costituite in gran parte da irlandesi.[1][2][3] La prima unità a ottenere la qualifica di "irlandese" fu nei Paesi Bassi spagnoli durante la guerra degli ottant'anni tra Spagna e Paesi Bassi. Uno dei più noti appartenenti a questa categoria fu Owen Roe O'Neill.
Australia e Nuova Zelanda
Le colonie britanniche di Australia e Nuova Zelanda subirono una serie di minacce belliche nel corso del XIX secolo da Francia e Russia. Nel 1870, quando le ultime truppe britanniche lasciarono il suolo dei due paesi, la difesa passò alle forze coloniali locali.
Nuova Zelanda
La prima unità militare irlandese costituita in Nuova Zelanda, la Christchurch Royal Irish Rifle Volunteers, venne organizzata il 18 novembre 1868, ridisegnata nella No. 2 (Royal Irish) Company Christchurch R.V. il 4 aprile 1871, e quindi sciolta l'11 agosto 1874.
Il 29 aprile 1885, si tenne un incontro a Christchurch, in Nuova Zelanda e i 95 membri della locale comunità irlandese formarono un corpo di volontari che venne accettato il 30 aprile 1885 col nome di Canterbury Irish Rifle Volunteers.[4]
Il 1º giugno 1892, questi vennero amalgamati al Sydenham R.V. per formare il Christchurch City R.V., approvato ufficialmente il 22 luglio 1892.
Il New Zealand's Dunedin Irish R.V. venne costituito il 7 maggio 1885, quando 189 volontari offrirono i loro servigi. Il Dunedin Irish R.V. divenne parte del 1st Battalion Otago R.V. dal 25 gennaio 1886, e venne infine sciolto il 13 settembre 1893.
Un altro corpo militare irlandese venne costituito in Nuova Zelanda col nome di Southland Irish R.V. presso Ivercargill e accettato il 10 giugno 1885 come corpo onorario. Venne sciolto il 9 luglio 1886.
Un altro corpo venne proposto nel 1885, i Temuka Irish Rifles, e approvato il 13 giugno 1885, ma la proposta venne abbandonata quando il governo si rese conto che una guerra da parte di potenze straniere appariva altamente improbabile.
Un nuovo corpo irlandese venne proposto il 3 aprile 1887, e venne accettato il 24 giugno col nome di Auckland Royal Irish R. V. Il 13 agosto 1887, venne posto presso il 3rd Battalion Auckland R.V. Nel 1889 vantava 93 tra ufficiali e uomini di truppa, ma venne sciolto il 5 marzo 1892.
L'ultimo corpo a essere costituito in Nuova Zelanda fu l'Irish R.V. (Wanganui), accettato il 22 ottobre 1901. Questo venne unito al 2nd Battalion Wellington (West Coast) R.V. e alla 'J' Company, formato il 16 aprile 1902, divenendo parte della 'I' Company dal 1º novembre 1904.
Il New Zealand Defence Act del 1911 pose fine al sistema volontario, e pertanto il Wanganui Irish ('H' Company) venne assorbito nel nuovo sistema territoriale quando il 2nd Battalion Wellington (West Coast) R.V. venne riassegnato come 7th Regiment (Wellington West Coast Rifles) il 17 marzo 1911.
Australia
L'Australia fu da sempre un punto importante per la militarizzazione dei volontari irlandesi già dal XIX secolo. Con la costituzione poi del Commonwealth australiano, gli Adelaide Rifles che già erano presenti divennero parte del neonato 10th Australian Infantry Regiment e furono con esso l'ultima unità irlandese costituita in Australia.
Altri corpi vennero costituiti poi in vista della seconda guerra mondiale e negli anni sessanta del Novecento.
Austria e Austria-Ungheria
Gli Asburgo furono i principali datori di lavoro dei soldati irlandesi in Europa centrale. La natura multinazionale dell'impero era già predisposta ad accogliere gli stranieri con la possibilità di combattere in Europa centrale e in oriente. Secondo una stima, più di cento furono gli irlandesi a raggiungere il grado di feldmaresciallo, generale o ammiraglio nell'esercito imperiale austriaco, con molti altri uomini nella truppa o nei ranghi minori.[5] Il primo irlandese noto per prestare servizio presso gli Asburgo fu il colonnello Richard Walsh di Carrickmines, Dublino, che venne mortalmente ferito nel corso della battaglia di Lützen. Suo figlio Oliver divenne maggiore generale. In tutto, undici membri di questa famiglia furono feldmarescialli o generali imperiali, di cui il più noto fu certamente George Olivier, conte di Wallis.[6]
Molti irlandesi furono Inhaber ed ebbero il rango di colonnelli reggimentali. Jacob Butler fu il primo di questi nell'impero. Walter Butler era proprietario di un reggimento di dragoni e ricevette una lode ufficiale per il suo ruolo nella difesa di Francoforte sull'Oder.[7] Butler fu responsabile dell'assassinio del generale boemo Albrecht von Wallenstein, in procinto di fuggire presso gli svedesi.[8]
Un altro irlandese feldmaresciallo fu Francis Taaffe, III conte di Carlingford. Frequentando il collegio dei gesuiti di Olomouc, si fece notare dal duca Carlo V di Lorena e questi favorì grandemente la sua carriera. Ebbe un ruolo preminente nel salvare Vienna nel 1683 e nella successiva guerra contro i turchi. Divenne successivamente membro dell'Ordine del Toson d'oro e fu primo ministro di Carlo V del Sacro Romano Impero.
Maximilian Ulysses Browne appartenne alla prima generazione di irlandesi nati in Austria. Tramite sua madre era discendente dei FitzGeralds, conti di Desmond. Browne fu maggiore generale già all'età di 30 anni. Raggiunse il rango di Generalfeldmarschall e morì alla guida dei suoi uomini nella battaglia di Praga del 1757. Browne fu parente e mentore di Franz Moritz von Lacy (figlio di Peter Lacy) che divenne presidente dell'Hofkriegsrat dal 1766 sino al 1774. Altri famosi generali austro-irlandesi furono William O'Kelly di Aughrim nella contea di Galway;[9] John Sigismund Maguire della contea di Kerry, che catturò Dresda nel 1758 e riuscì a difenderla da Federico il Grande in diverse occasioni;[10] e il generale Karl O'Donnell, noto per la sua condotta eccezionale nella battaglia di Torgau. Nel frattempo, il colonnello Hume Caldwell della contea di Fermanagh divenne noto per la sua condotta nella battaglia di Breslavia e nell'assedio di Olomouc, dove morì. Stranamente, Caldwell era uno dei pochi generali austriaci di fede protestante.[11] Il feldmaresciallo Laval Nugent von Westmeath divenne particolarmente noto nelle guerre napoleoniche e per il suo ruolo avuto nella presa di Roma nel 1815. In riconoscimento di questa azione, papa Pio VI lo creò principe nel 1816.
Un numero significativo di irlandesi servirono nelle forze della corona britannica nel corso dei secoli. Dalla fine del XVIII secolo e con l'inizio del XIX secolo, un terzo degli uomini delle forze armate inglesi era composto da irlandesi,[12] dal momento che:
L'Irish Regiment of Canada nella seconda guerra mondiale fu l'unico reggimento canadese irlandese a combattere in guerra. Esso perpetuò anche la tradizione del 1st Canadian Machine Gun Battalion della prima guerra mondiale e il servizio del 190th (Sportsmen) Battalion, Canadian Expeditionary Force, e del 208th (Canadian Irish) Battalion, CEF.
Questo fu il primo di una serie di reggimenti irlandesi costituiti in Canada, ma indubbiamente uno dei casi più emblematici fu il 218th (Edmonton Irish Guards) Battalion. Il colonnello di questo reggimento aveva antenati irlandesi, ma gran parte dei suoi uomini erano immigrati recentemente dall'Europa orientale dalle file dell'esercito austro-ungarico e pertanto parlavano perlopiù lingue straniere.
Durante la Guerra di Successione Spagnola, gli irlandesi costituivano l'8% delle truppe bavaresi. L'elettore di Baviera, Massimiliano, era anche governatore dei Paesi Bassi spagnoli e nominò ufficiali irlandesi al comando dei suoi reggimenti valloni.[14]
Nella prima guerra mondiale, la Germania imperiale tentò con l'aiuto di Roger Casement di reclutare una brigata irlandese costituita da prigionieri di guerra che avevano servito nell'esercito inglese. Al 1916, a ogni modo, i volontari erano appena 52 e il piano venne abbandonato.
William Ferguson (1800–1828) – aiutante di campo del generale Simon Bolívar, coinvolto nella guerra d'indipendenza del Venezuela, Nuova Granada e del Perù. Il 28 settembre 1828 a Santafe de Bogotà, Ferguson venne confuso per uno dei cospiratori contro Bolívar e mortalmente ferito con un colpo di fucile alla schiena mentre camminava per strada.[15]
Che Guevara – di discendenza argentino-irlandese. Rivoluzionario a Cuba
Rupert Hand – Colonnello di cavalleria che assassinò il generale José María Córdova. Governatore di El Choco (Colombia)
Juan MacKenna – Fondatore del corpo militare dei genieri dell'esercito del Cile.
Juan Garland – geniere militare al servizio della Spagna ed attivo in Cile.
William Lamport – soprannominato El Zorro per le sue imprese in Messico
Patrick Lynch – capitano delle milizie di Río de la Plata
Joseph Mires- matematico che fondò l'accademia matematica di Caracas (1808) come capitano del Reggimento della Regina, ma ben presto passò al servizio della causa dei patrioti venezuelani. Aiutante di campo del maresciallo Antonio José de Sucre.
Santiago Mariño Fitzgerald – aiutante di campo di Simón Bolívar in Venezuela
José Trinidad Morán- militare venezuelano di discendenza irlandese. Ottenuta la cittadinanza peruviana collaborò alle guerre d'indipendenza nazionali. Prese parte anche alle campagne di liberazione dell'Ecuador e della Bolivia.
James Towers English – comandante irlandese delle British Legions nelle guerre d'indipendenza ispanoamericane.
Pedro Dartnell – di discendenza irlandese, comandante in capo dell'esercito cileno, presidente del governo provvisorio della Junta nel 1925
Stato Pontificio
Gli irlandesi che si portarono a combattere per lo Stato Pontificio non erano soldati professionisti ma più che altro forze volontarie[16] che vennero costituite per la difesa dello stato voluta da papa Pio IX. La scelta sugli irlandesi ricadeva con facilità dal momento che essi erano strenui cattolici e molti si erano rifiutati per questa fede di prestare servizio in eserciti protestanti come era appunto il British Army.[17] La prima battaglia in cui vennero coinvolti i volontari irlandesi fu quella di Perugia quando, anche dopo la resa delle forze papaline, gli irlandesi continuarono a combattere distinguendosi per valore.[18] La battaglia successiva fu quella di Spoleto: 300 volontari irlandesi al comando di Myles O'Reilly tennero impegnati 2 500 veterani piemontesi, tra cui un gruppo di bersaglieri, per quattordici ore in un combattimento corpo a corpo.
Il successivo combattimento di peso fu la battaglia di Castelfidardo dove 150 irlandesi presero parte agli scontri. La guerra si concluse poco dopo quando l'esercito pontificio ottenne l'ordine da Pio IX di deporre le armi.[19]
Oltre a Myles O'Reilly, anche Myles Keogh che poi combatté nella cavalleria statunitense nella battaglia di Little Bighorn del 1876, aveva in precedenza servito nell'esercito pontificio.
Tra i militari irlandesi più famosi che prestarono servizio in Russia vi furono Peter Lacy di Bruff, della contea di Limerick, che morì nel 1751 mentre era governatore in Livonia. La figlia di Lacy sposò un altro militare irlandese, il generale George Browne che passò al servizio della Russia e il loro figlio, Johann Georg von Browne, fu anch'egli generale al servizio della Russia. Il conte John O'Rourke fu un teorico militare rinomato all'epoca di Caterina la Grande. O'Rourke e suo fratello Cornelius entrarono entrambi nell'esercito russo. Cornelius sposò una nipote di Lacy.[20] Il figlio di John O'Rourks, Joseph Cornelius O'Rourke, divenne tenente generale durante il periodo napoleonico.
Svezia
Il coinvolgimento storico degli irlandesi al servizio dell'esercito svedese non fu mai né felice né di successo. All'inizio del XVII secolo erano circa 6 000 gli uomini che dall'Ulster erano migrati in Svezia, sostanzialmente perché non contenti di combattere per l'Inghilterra per questioni religiose. Alcuni frati irlandesi si distinsero come soldati e incoraggiarono altri a disertare l'esercito inglese a favore di quelli di altre potenze cattoliche. Quando anche la Svezia divenne una potenza luterana, molti degli irlandesi che erano al loro servizio entrarono nell'esercito polacco.[21]Gustavo Adolfo di Svezia, di fronte a questa emigrazione di massa, disse che degli irlandesi non ci si poteva più fidare e si rifiutò categoricamente ci costituire ulteriori reggimenti irlandesi nella sua patria. A ogni modo, alcuni ufficiali rimasero in servizio; tra questi vi era Hugh Hamilton, I visconte di Glenawly. Due dei suoi nipoti furono pure militari al servizio della Svezia.
Spagna
Il primo esodo di militari irlandesi in Spagna si ebbe dopo il fallimento della seconda ribellione di Desmond nel 1583. Almeno 200 irlandesi fecero parte dell'Invincibile Armata nel 1588.[22] Ne 1587, 600 irlandesi al comando di Sir William Stanley vennero inviati in aiuto degli olandesi nella loro guerra contro la Spagna, ma preferirono cambiare bandiera e si posero a combattere al fianco degli spagnoli.
Un grande esodo di irlandesi che si portarono a servire nell'esercito spagnolo si ebbe dopo l'assedio di Kinsale. Un reggimento irlandese venne costituito nel 1605 e il colonnello Henry O'Neill ne venne posto alla testa. Cinque altri reggimenti irlandesi vennero costituiti tra il 1632 e il 1646 e vennero posti sotto il comando di Hugh O'Donnell, I conte di Tyrconnell, Owen Roe O'Neill, Thomas Preston, I visconte Tara, Patrick FitzGerald e John Murphy.
Degli irlandesi servirono nell'armata di Enrico di Borbone-Condé e del duca Carlo IV di Lorena. Le difficoltà che piagarono l'Irlanda in quegli anni portarono a ulteriori problematiche, come il fatto che O'Donnells si rifiutò di servire sotto O'Neills e le tensioni tra i Vecchi Inglesi e i Vecchi Irlandesi si acuirono.
Dopo la conquista di Cromwell dell'Irlanda vi fu un nuovo esodo di irlandesi che non volevano essere sudditi degli inglesi e che si portarono a combattere altrove sul continente. In un incidente nel 1653 durante l'assedio di Gerona (principato di Catalonia) alcuni irlandesi tra i difensori, disertarono e si portarono a combattere coi francesi sotto il comando di Bernardin Gigault de Bellefonds. Con la restaurazione di Carlo II d'Inghilterra nel 1660, gli irlandesi rimasti in Spagna fecero quasi tutti ritorno in Irlanda. Due erano i reggimenti rimasti sotto il comando di O'Neills e O'Donnell.
Con la guerra di successione spagnola del 1701 i reggimenti irlandesi vennero riformati formalmente in Francia. Due reggimenti di dragoni vennero costituiti e nominati in onore dei loro fondatori, O'Mahony (1703) e Crofton (1705). Quattro furono i reggimenti di fanteria formati tra il 1702 e il 1718 mentre un quinto venne trasferito in servizio alla Francia nel 1715.[23]
Stati Uniti d'America
Gli irlandesi combatterono per gli Stati Uniti sin dalla metà del Seicento in Virginia, Pennsylvania e in Carolina. Il coinvolgimento degli irlandesi fu ancora più forte nella guerra d'indipendenza americana e poi nell'Ottocento, in particolare nella guerra di secessione americana.
Tra i militari irlandesi al servizio degli Stati Uniti si ricordano: