Probabilmente originario della terra di Kush, il culto di Dedùn arrivò in Nubia e poi in Egitto dove fu praticato a lungo, dove è menzionato, nei "Testi delle piramidi", come divinità nubiana.[2]
Venerato come una tra le divinità funerarie e protettrice dei morti e dei vivi dai geni maligni, non ebbe mai un culto vero e proprio e fu adorato, in epoche successive, soprattutto dalla gente del popolo.
Il suo nome in geroglifico è:
che viene trascritto come Dèdmuen.
Il nome viene anche scritto:
da traslitterare Djedwenn. Questa variante è usata come semplificazione del nome originale, in cui Dèd è molto simile a Djed
Come già accennato, era una divinità funeraria e il suo nome significa "Colui che procura incenso"; infatti bruciava incenso a ogni morte e a ogni nascita.
Era un dio dell'Occidente, mentre Sobek era un dio del nord e Sopedet (Iside) quella dell'Est.