Figlio di un maestro elementare, Luigi Riondino, esponente dell'avanguardia educativa, amico di eminenti personalità della cultura fiorentina quali Primo Conti e Giorgio La Pira.
Toscano, ha lavorato per dieci anni come bibliotecario alla Nazionale di Firenze. Nell'ambiente musicale fiorente degli anni settanta, Riondino inizia a sperimentarsi come cantautore. Nel 1979, pubblica con l'etichetta Ultima Spiaggia il primo album, David Riondino. Tra il dicembre 1978 e il gennaio 1979 ha l'occasione unica di aprire i concerti nella tournée di Fabrizio De André con la Premiata Forneria Marconi (Patrick Djivas e Franz Di Cioccio avevano suonato nell'album d'esordio appena uscito). L'anno successivo esce il secondo disco Boulevard.
Ancora poco più che ventenne è tra i fondatori, con la sorella Chiara, del Collettivo Víctor Jara, eclettica cooperativa di teatro-musica-animazione. Come verseggiatore satirico collabora con numerose riviste storiche di satira e controcultura, più o meno goliardiche: Tango, Il Male, Cuore, Comix, Boxer ed interviene sul quotidiano Il manifesto. In un'intervista definisce l'intellettuale: "Una persona fisica, che comunica, che partecipa, che sa trasformare la sua esperienza in qualcosa che serva anche agli altri, che non trasforma il sapere in potere, che ha un'idea sentimentale del comunicare ed è alla ricerca di un nuovo linguaggio". Ed è in quest'ottica che Riondino trasforma e fa evolvere la propria attività, senza lasciare intentata nessuna via, né, per quanto possibile, ripeterla. È negli anni ottanta l'incontro con il cinema, dalla breve apparizione in Maledetti vi amerò, film d'esordio di Marco Tullio Giordana, in cui si esibisce cantando la sua Ci ho un rapporto, all'interpretazione del guru dei fattorini nel secondo film di Gabriele SalvatoresKamikazen - Ultima notte a Milano. Nel 1975 scrive insieme a Lu Colombo la canzone Maracaibo, che diventerà la colonna sonora dell'estate 1981 e un pezzo di culto della musica italiana di quegli anni. Dopo Maracaibo scrive sempre con Lu Colombo i brani Dance All Nite nel 1983 e Aurora nel 1984 che ottengono un grande successo.[1]
La sua attività a teatro come al cinema e in televisione continua a integrare e miscelare generi e forme di espressione, dalla poesia alla satira, dalla musica alla letteratura, arti visive e tradizionali, in un linguaggio che chiama "la perfetta commistione tra musica, scrittura e disegno". Sviluppa così allo stesso tempo la sua attività di direttore e consulente artistico. Dalla stagione 1999-2000 è consulente artistico del Teatro degli Illuminati di Città di Castello dove nel 2009 ha presentato per il Festival delle Nazioni in prima mondiale insieme a Piergiorgio Odifreddi "Flatlandia" di Flavio Emilio Scogna su testo di Abbot Abbot. Nel 2012 l'artista ha deposto come testimone e parte lesa al processo contro Gianfranco Lande, il "Madoff dei Parioli" accusato di aver truffato un migliaio di "vip" romani. Ha raccontato di aver versato 450.000 euro e, nel 2009, di aver usato lo scudo fiscale, contestato provvedimento del governo Berlusconi, per cercare di far rientrare in Italia il denaro portato all'estero e sottratto al fisco.[2][3] Riondino, intervenendo a una trasmissione di Radio 24, ha affermato: «Sono un evasore pentito, me ne dispiaccio. Ho avuto un incidente tecnico che non consiglierei a nessuno».[4]
2008 - Poema di Garibaldi (in Giuseppe Garibaldi. Poema autobiografico Libro+CD, Promo Music, PMCD0813)
2016 - Il Bolero come terapia con Open Wold Jazz Quartet (Abeat)
2017 - Bocca baciata non perde ventura, anzi rinnova come fa la luna. Canzoni dal Decameron di Giovanni Boccaccio (Giano produzioni / Materiali Sonori)
Rombi e milonghe. João Mesquinho e altre canzoni, Milano, Feltrinelli, 1993. ISBN 88-07-81231-2.
Viaggio a Cuba, con Valerio Peretti Cucchi, Milano, Zelig, 1997. ISBN 88-86471-49-1.
Intervento in Ridono di noi. Compilation comica, a cura di Rodolfo Di Giammarco, Milano, Mondadori, 1997. ISBN 88-04-44212-3.
Epos 92-97. L'Italia in terzine da Tangentopoli all'Ulivo, Grugliasco, Edizioni Arti grafiche San Rocco, 1998. ISBN 88-900156-1-6.
Annotazioni in Ragazze non fate versi! Comiche rime, aforismi e versacci di cinquantuno donzelle, un gioco di Alessandra Berardi e Daniela Rossi, Lavagna, Zona, 1999. ISBN 88-87578-05-2.
Rumba. Itinerari cubani al ritmo della capitale, con Roberto Perini, Milano, Lizard, 1999. ISBN 88-86456-70-0.
Dante Inferno, con Sandro Lombardi, con CD, Milano, Garzanti, 2002. ISBN 88-11-12007-1.
Cantata dei pastori immobili. Racconto di un presepe vivente, disegni di Sergio Staino, con CD, Roma, Donzelli, 2004. ISBN 88-7989-900-7.
John Martin. Il trombettiere di Apricale. Da Garibaldi a Custer, con Claudio Nobbio, Genova, Fratelli Frilli, 2007. ISBN 978-88-7563-312-7.
La via di Paolo e Giovanni, con Sergio Valzania, Bologna, Casadei Libri, 2007. ISBN 978-88-894-6616-2
Lo zibaldone del Dottor Djembè, con Stefano Bollani, con CD, Milano, Baldini Castoldi & Dalai Editore, 2008. ISBN 978-88-6073-318-4.
Giuseppe Garibaldi. Poema autobiografico, con CD, Bologna, Promo Music Books, 2008. ISBN 978-88-9029-503-4.
Il trombettiere. La storia quasi vera di Giovanni Martini, trombettiere, che fu con Garibaldi e Custer, a Cuba e Nuova York, disegni di Milo Manara, Milano, Magazzini Salani, 2011. ISBN 978-88-6212-513-0
^ Franco Possenti, David Riondino: "Sono un evasore pentito", su lindipendenzanuova.com. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2023).