Un milionario annoiato e stanco della vita, si traveste da povero e decide di offrire un milione a chi compirà un atto di bontà verso di lui. Nonostante il travestimento non riesce a trovare alcuna considerazione. Si commuove solo una ragazza, con la quale fiorisce un idillio.
Produzione
Il film è stato girato negli stabilimenti della Cines, irreparabilmente distrutti quello stesso anno da un incendio.
Distribuzione
Presentato alla terza edizione della Mostra del cinema di Venezia, ha vinto la Coppa del Ministero delle Corporazioni per il miglior film comico italiano. È stato presentato nuovamente a Venezia nel 2002 all'interno della retrospettiva dedicata ai settant'anni della Mostra.
Distribuito negli Stati Uniti nel 1937,[1] nel 1938 ne è stato realizzato il remake hollywoodiano Chi vuole un milione? (I'll Give a Million), diretto da Walter Lang.
Critica
Per Orazio Bernardinelli «il film è fresco spigliato, veloce, e corre alla conclusione senza lentezze e rallentamenti» (Il Messaggero, 31 agosto 1935). Per Mario Gromo è «un film intelligente come pochi, sia pure con qualche squilibrio e alcune incertezze, un film quasi sempre gustosissimo e talvolta piacevolissimo» (La Stampa, 31 agosto 1935).