Deriva dal latinoCrescentius, attestato a partire dall'epoca cristiana sia come cognomen, sia come nome personale[1][2]; esso deriva a sua volta da Crescens, tratto dal participio presente del verbo cresco, crescĕre (cioè proprio "crescere"), con il significato augurale di "che cresce [bene]", "che possa crescere/diventare grande"[1][2], analogo a quello dei nomi Zayd e Gro. Il nome Crescens appare nel Nuovo Testamento, dove un cristiano con così chiamato è citato da san Paolo nella seconda lettera a Timoteo, 4,9-10[6]); è reso come Κρήσκης (Kreskes) nelle traduzioni greche delle Scritture ed è adattato in italiano come "Crescente".
In Italia la diffusione del nome è stata sostenuta dal culto di numerosi santi[2] (ve ne sono, nei tipi base, oltre una ventina[1]). Negli anni 1970 se ne contavano oltre settemila occorrenze, varianti incluse, di cui più di duemila delle forme femminili; le due forme base Crescenzo e Crescenzio erano attestato principalmente nel Centro-Sud, specie in Puglia, Campania e Lazio, mentre la variante Crescentino era tipica del Centro-Nord, frequente soprattutto in Piemonte e nelle Marche[2]. La forma Crescenzo è relativamente frequente anche nelle comunità ebraiche italiane, dove viene usata come "traduzione" del nome Efrem[1][2]. La forma femminile Crescentia, oltre ad essere portata da una santa martire in genere associata a san Vito, è anche il nome della protagonista di un romanzo cavalleresco tedesco del XII secolo[5].
Onomastico
L'onomastico può essere festeggiato in memoria di più santi, alle date seguenti:[7]