L'epiteto specificoconnata deriva dal latinocon-natus, letteralmente "nato assieme", e si riferisce ai fiori, strettamente uniti alla pianta da un brevissimo pedicello[4][5].
Descrizione
C. connata è una pianta annuale a portamento erbaceo, formata da steli eretti in grado di raggiungere i 6,5 centimetri d'altezza, scarsamente ramificati dalla base e di colore rossastro, ancorati alla base attraverso fini radici fascicolate.
Le foglie, sessili, carnose e disposte a coppie contrapposte, hanno forma triangolare-lanceolata ed una lunghezza massima di 6,5 millimetri per 1,4 mm in larghezza, con delle estremità da acute ad arrotondate.
Le infiorescenze si sviluppano lungo lo stelo stesso durante la stagione primaverile, presentano i fiori in posizione ascellare, in numero di 1-2 per nodo ed uniti alla pianta attraverso un pedicello lungo 0,2–6 mm, mentre di rado sono subsessili.
I fiori, variabili da trimeri a pentameri (più frequentemente tetrameri), presentano dei sepali di forma lanceolata, lunghi tra 0,5 mm e 2,3 mm per 0,3-0,7 mm in larghezza, con gli apici da acuti ad acuminati. I petali, dalla forma triangolare, misurano circa 0,6-1,5 mm in lunghezza per 0,2-0,4 mm in larghezza.
I frutti sono dei follicoli eretti, di forma ovoidale, lunghi tra 0,6 e 0.9 mm e contenenti ciascuno 1 o 2 semi ellittici. Questi misurano tra 0,3 e 0,6 mm in lunghezza per 0,1-0,3 mm in larghezza, dall'aspetto rugoso e colore bruno-rossastro, con alcune striature longitudinali[6][7][8].
È una specie diffusa sia in ambienti terrestri che acquatici, su suoli generalmente ghiaiosi e prevalentemente umidi, a volte in vere e proprie pozze d'acqua. Questo la pone come una specie intermedia tra le Crassula erbacee diffuse in ambienti prettamente terrestri, come Crassula tillaea, e quelle acquatiche, come Crassula aquatica, con le quali condivide anche parte dell'areale di diffusione[12].
Tassonomia
Varietà
Al momento, oltre alla pianta in sé, è accettata una sola varietà:
Questa varietà, assieme alla specie in sé, è l'unica delle 5 proposte nel 1984 dai botanici Marie Bywater e Gerald Ernest Wickens[15] ad essere attualmente accettata. Le altre tre infatti (var. erectoides, var. eremica e var. subsimplex), pur presentando alcune differenze a livello genetico, dimostravano differenze a livello morfologico troppo lievi, se non variabili da esemplare a esemplare, per poter essere chiaramente definite ed individuate[8].
Inoltre, per riferirsi alla pianta in sé, viene utilizzata anche la denominazione C.connata var. connata.
Crassula connata var. muscoides
C. connata var. muscoides è l'unica varietà attualmente accettata di C. connata ed è presente in un areale molto più limitato, ridotto agli stati sudamericani di Cile ed Argentina[14].
Differentemente dalla var. connata è una pianta più ramificata e non solo a partire dalla base. Inoltre i fiori, generalmente pentameri, sono sessili, a differenza della varietà principale, nella quale presentano un corto pedicello[16].
Confronto tra un esemplare di Crassula aquatica, a sinistra, e C. connata, a destra.
Note
^ab(DE) Adolf Engler, Die Natürlichen Pflanzenfamilien nebst ihren Gattungen und wichtigeren Arten, insbesondere den Nutzpflanzen, unter Mitwirkung zahlreicher hervorragender Fachgelehrten begründet, 18a, 2ª ed., Lipsia, W. Engelmann, 1930, p. 389.
^(EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 118, ISBN0-521-86645-6.
^(EN) Harold T. Clifford e Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, 4ª ed., Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 78, ISBN3-540-38432-4.
(DE) Adolf Engler, Die Natürlichen Pflanzenfamilien nebst ihren Gattungen und wichtigeren Arten, insbesondere den Nutzpflanzen, unter Mitwirkung zahlreicher hervorragender Fachgelehrten begründet, 18a, 2ª ed., Lipsia, W. Engelmann, 1930, p. 389.
(EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 118, ISBN0-521-86645-6.
(EN) Harold T. Clifford e Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, 4ª ed., Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 78, ISBN3-540-38432-4.