Una complicazione, in orologeria, è una funzionalità aggiuntiva presente in un orologio oltre alla visualizzazione dell'ora.
Storia
La ripetizione minuti fu creata nei secoli scorsi in modo da permettere di sapere l'ora esatta anche di notte. Consiste nell'indicazione sonora dell'orario, azionata da uno o più martelletti che fanno suonare due linguette metalliche chiamate "gong", che di solito si sviluppano intorno al movimento. Il tourbillon, inventato inizialmente da Abraham-Louis Breguet nel 1795 e sviluppato successivamente da Franck Muller nel 1983, fu ideato per incrementare la precisione degli orologi. Consiste in un dispositivo rotante detto gabbia che al suo interno contiene l'organo regolatore dell'orologio, ovvero il gruppo bilanciere, spirale, ancora e ruota di scappamento. La rotazione su di uno o più assi di questo gruppo in un arco di tempo prestabilito, di solito 60 secondi, compensa i pur piccoli effetti della gravità sulle masse in movimento e permette così una maggiore precisione di marcia dell'orologio.
Calendari
Calendari semplici
Sono complicazioni che possono fornire la data del giorno. Devono essere regolate manualmente più volte all'anno in quanto non tengono conto della differente durata dei mesi.
Data semplice: fornisce il numero del giorno rispetto al mese, in modo analogico o digitale.
Doppia data o gran data: fornisce il numero del giorno rispetto al mese mediante la combinazione delle due cifre. Ognuna delle due cifre è infatti ospitata su un differente piano.
Daydate: fornisce il numero del giorno rispetto al mese e rispetto alla settimana, in modo analogico o digitale.
Triplo calendario: fornisce il numero del giorno e del mese e il nome del giorno della settimana mediante un sistema che può essere analogico o digitale.
Calendario settimanale: fornisce il numero del giorno, del mese, il nome del giorno della settimana e il numero della settimana rispetto all'anno.
Fasi lunari: fornisce indicazioni relative alla fase lunare. Può essere integrata al calendario.
Equazione lunare: fornisce indicazioni relative alla differenza presente tra il ciclo lunare segnato dall'apposita complicazione ed il vero ciclo astronomico. Tale complicazione non è attualmente in produzione.
Calendario completo: fornisce il numero del giorno, del mese, il nome del giorno della settimana, il numero della settimana rispetto all'anno, le decadi, l'indicazione delle fasi lunari.[1]
Calendari complessi
Sono complicazioni che possono fornire la data del giorno. Rispetto ai calendari semplici presentano dei meccanismi automatizzati.
Calendario annuale: fornisce la data, il giorno, il mese e spesso pure le fasi lunari, similarmente al calendario completo. A differenza di quest'ultimo, riconosce in automatico la durata dei mesi, fatta eccezione per febbraio.[1]
Calendario quadriennale o bisestile o semi-perpetuo: rappresenta la naturale evoluzione del calendario annuale. A differenza di questo, riconosce pure l'esistenza dei mesi da 28 giorni. Non riconosce l'anno bisestile.
Calendario perpetuo: rappresenta il perfezionamento del calendario quadriennale, riconoscendo la durata di tutti i mesi. Deve essere regolato il 1º marzo di tutti gli anni di fine secolo recanti doppio zero terminale e non divisibili per 400.[1]
Calendario secolare: evoluzione del calendario perpetuo, tiene presente l'esistenza di anni bisestili irregolari.
Il cronografo semplice è un cronometro in grado di registrare il tempo misurato.[2] La necessità di misurare il tempo a partire da un esatto istante portò infatti all'elaborazione dei primi cronografi medicali (su base 60 pulsazioni) per misurare il battito cardiaco, militari (per calcolare la distanza percorsa dai proiettili sparati dall'artiglieria sulla base della differenza tra momento dello sparo e dell'esplosione) e più in generale per misurare la produzione oraria di qualsiasi attività manifatturiera partendo dai dati unitari (tot pezzi al secondo = tot pezzi al minuto e all'ora). L'invenzione del cronografo è attribuita all'orologiaiofranceseNicolas Rieussec. I primi cronografi nacquero con l'aggiunta di due quadrantini supplementari (solitamente a ore tre e a ore nove) per l'affissione dei secondi continui e dei minuti della misurazione cronografica, mentre i secondi della stessa venivano visualizzati da un'apposita lancetta centrale con partenza da ore dodici. Tappe fondamentali della storia del cronografo sono l'introduzione nel 1969 del primo cronografico automatico ad opera della Zenith (che, tra l'altro, adotta un movimento a 36.000 alternanze contro le usuali 28.800 della stragrande maggioranza degli orologi) e negli anni recenti lo "spostamento" da parte della Eberhard dei contatori supplementari su un'unica linea orizzontale, cosa che ha richiesto anni di progettazione.
Cronografi semplici
Si tratta della tipologia più semplice di cronografo, in grado di registrare la durata di un solo intervallo di tempo. Tale complicazione è disponibile in più varianti.
Chronostop: consente la misurazione del tempo intercorso fra due eventi, ma è sprovvisto di almeno una delle tre funzioni di base di un cronografo: partenza, arresto permanente o la rimessa a zeroazzeramento permanente.
Cronografo a un minuto: consente la misurazione di intervalli di tempo per la durata massima di un minuto.
Cronografo mono-pulsante: cronografo il cui funzionamento è regolato da un solo pulsante, attraverso il quale sono ottenibili le tre funzioni basilari in sequenza obbligata: partenza, arresto, azzeramento.
Cronografo con doppio pulsante: consente di far ripartire la quantificazione del tempo trascorso dopo che la funzione è stata messa in pausa, senza la necessità di azzerare.
Cronografo flyback o retour en vol: presenta una particolare funzione che permette di avviare un nuovo cronometraggio anche quando il cronografo è in marcia, evitando l'operazione di arresto.
Cronografo foudroyante o a secondi fulminanti: particolare tipologia di cronografo in grado di indicare quarti, quinti, ottavi o decimi di secondo.
Diablotine: funzione similare al cronografo foudroyante: differisce dalla precedente in quanto la sua lancetta non può essere arrestata.
Cronografi a rattrapante
Si tratta di una particolare tipologia di cronografo, detto anche cronografo sdoppiante, in grado di registrare la durata di più fenomeni in contemporanea.[3] È presente in più varianti:
Cronografo monorattrapante: sistema in grado di arrestarsi e di riprendere il moto recuperando il tempo perduto durante l'intervallo di pausa. È costituito da una sola lancetta e funziona per il tempo massimo di un minuto.
Cronografo a index mobile: particolare sistema di cronografo a rattrapante, sulla cui lancetta inferiore è presente una spirale. Premendo l'apposito pulsante, la lancetta si arresta; rilasciandolo, si allinea nuovamente all'altra: l'effetto è simile a quello del cronografo rattrapante ma può restare in funzione per il tempo massimo di un minuto.