Col nome di Compagnia o Confraternita dei Bianchi si intendono varie associazione religiose di laici in tutta Italia. Originatesi dal movimento dei pellegrini attraverso l'Europa tra XIV e XV secolo, erano tutte caratetrizzate dal vestito bianco e umile, fatto di cappa e cappuccio.
Nelle città formavano lunghe processioni dietro a crocifissi portati a spalla, spesso flagellandosi con la disciplina in silenzio.
Compagnia dei Bianchi della Giustizia; questa confraternita venne fondata da San Giacomo della Marca nella seconda metà del XV secolo. Il suo scopo era di recare conforto e assistenza ai condannati a morte. Nel Complesso degli Incurabili sopravvive l'oratorio congregazionale, composto da vari ambienti dalla notevole ricchezza artistico-decorativa.
Congregazione dei Bianchi di Giustizia (conosciuta col titolo di Congregazione del Corpo di Cristo) di Giugliano in Campania; tale confraternita, di cui si ignora la data di fondazione, operò soprattutto nel XVII secolo a Giugliano e in varie parti della diocesi di Aversa, sconfinando anche oltre questa. Il suo esercizio è accertato a Casandrino, Capua, Arienzo e Marano.
A Catania è presente l'Arciconfraternita dei Bianchi, con sede all'interno di una caratteristica cappella barocca.
A Paternò é presente l'Arciconfraternita dei Bianchi,la seconda più antica della città,che ha sede nella chiesa di Cristo al Monte.
A Monreale la Compagnia dei Bianchi, sorta nel 1565 con Statuti e capitoli analoghi a quelli della coeva (1541) Compagnia dei Bianchi di Palermo, a partire dal XVII secolo ebbe sede nella Chiesa di Sant'Agata al monte che fu fatta costruire agli inizi del 1600 dalla Compagnia stessa. Ne facevano parte 60 gentiluomini delle prime famiglie della città. L’interno, a tre navate, presenta stucchi di Procopio Serpotta.
A Castelvetrano la Compagnia dei Bianchi, attiva anch'essa tra la seconda metà del Cinquecento e la prima del XIX secolo, era governata da un Rettore. Tra i suoi compiti quello di prestare gli ultimi conforti ai condannati a morte. I suoi membri erano soltanto nobili.
A Fosdinovo, l'istituzione della Compagnia dei Bianchi risale al 1468, quando venne fondata dal francescano Giovanni da Milano, in concomitanza della fondazione dell'Oratorio dei Bianchi, che ospitava una trecentesca statua lignea rappresentante la Madonna. Tale edificio fu poi distrutto da un incendio nel 1501, ma fu poi ricostruito tra il 1648 ed il 1653 sotto il Marchesato di Giacomo (Jacopo) II Malaspina di Fosdinovo e abbellito da una pregevolissima facciata in marmo bianco di Carrara da suo figlio Pasquale Malaspina di Fosdinovo, nel 1666.
Umbria
A Vallo di Nera (PG) nella chiesa di Santa Maria è presente un lungo affresco di Cola di Pietro da Camerino (1401) raffigurante la Processione dei Bianchi.
Note
^Salvatore Grigenti, La Compagnia dei Bianchi di Trapani (1555-1821)