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La clotiapina è un antipsicotico atipico di sintesi, strutturalmente simile alla olanzapina, appartenente alla classe chimica delle dibenzotiazepine.[1]
In Italia è venduto dalla società farmaceutica Novartis Farma S.p.A. con il nome commerciale di Entumin nella forma farmacologica di gocce orali, compresse da 40 mg e soluzione iniettabile per uso intramuscolare od endovenoso, contenente 10 mg di principio attivo.
Farmacodinamica
La clotiapina ha azione di tipo neurolettico e si contraddistingue per le proprietà e le caratteristiche fondamentali proprie dei neurolettici maggiori, per molti aspetti simili a quelle delle fenotiazine. Il farmaco possiede un intenso effetto sedativo, una marcata azione ansiolitica con riduzione del livello di attività psicomotoria e regola il ritmo sonno/veglia.
Oltre ad alleviare l'ansia e il senso di tensione, il composto presenta anche una buona azione antipsicotica, aiutando il soggetto a ristabilire un corretto contatto con l'ambiente circostante.
Farmacocinetica
Sperimentazioni su animali di laboratorio (topi e ratti) hanno messo in rilievo che il farmaco, somministrato per via endovenosa o orale, viene assorbito velocemente ed ampiamente dal tratto gastrointestinale.
L'eliminazione dall'organismo avviene prevalentemente attraverso le feci ed in misura minore con le urine. Nell'arco di 24 ore viene eliminata circa l'80-90% della dose somministrata.
Tossicologia
I valori della DL50 per via orale sono: nel topo, 272 mg/kg; nel ratto, 480 mg/kg; nella cavia, 154 mg/kg.
Usi clinici
Si somministra per via orale oppure per via endovenosa lenta o per via intramuscolare profonda, in dosi pari a 40–120 mg al giorno.
La clotiapina trova indicazione nel trattamento delle psicosi acute: soggetti in stato confusionale e deliranti, con accessi maniacali oppure in stato di eccitazione psicomotoria.[2][3][4]
Utile nel trattamento della schizofrenia acuta e delle riesacerbazioni delle psicosi croniche e delle psicosi paranoidee.[5][6]
Può trovare impiego anche nei soggetti affetti da marcato stato d'ansia.[7][8][9]
In rari casi il trattamento con clotiapina può comportare un prolungamento del QT e talvolta gravi aritmie ventricolari (torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare) fino a giungere all'arresto cardiaco.
È anche possibile che si verifichi morte improvvisa, probabilmente secondaria ad una delle citate aritmie.
Durante il trattamento con frequenza relativamente rara si possono manifestare effetti a carico del sistema nervoso centrale e tra questi sedazione oppure al contrario agitazione e stato confusionale, sintomi extrapiramidali (segni di parkinsonismo), tremore, rigidità o acatisia.[10][11]
È possibile si verifichi anche distonia, specialmente nei bambini, con spasmi dei muscoli del collo e del tronco, torcicollo, crisi oculogire, opistotono, trisma, spasmi muscolari ed in particolare carpo-podalici.
Anche in corso di trattamento con clotiapina, così come con altri farmaci antipsicotici e specialmente antipsicotici atipici, è stata segnalata la possibilità che si verifichi un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, nota con il nome di sindrome neurolettica maligna (SNM).
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