Il nome scientifico della specie, flavirostris, nasce dall'unione delle parole latineflavus ("giallo") e roster ("rostro"), col significato di "dal becco giallo", in riferimento alla colorazione esibita da questi uccelli: il loro nome comune altro non è che la traduzione di quello scientifico.
Descrizione
Dimensioni
Misura 10 cm di lunghezza, per 11-12,5 g di peso[3].
Aspetto
Si tratta di un uccelletto dall'aspetto robusto e paffuto, munito di testa arrotondata, corto becco conico, ali appuntite e corta coda squadrata.
Il piumaggio è verde brillante su tutto il corpo, fatta eccezione per coda e remiganti (che si presentano bruno-nerastre con sfumature color cannella), di una banda dello stesso colore (orlata però di rosso-arancio) su ciascuna spalla e dell'area comprendente petto, lati del collo e parte superiore della groppa, che si presenta di colore giallo oro e dalla quale la specie prende sia il nome comune che il nome scientifico. Il dimorfismo sessuale è ben evidente, con le femmine sprovviste delle bande sulle spalle e caratterizzate da una minore estensione del colore giallo, che mostra inoltre tonalità meno vivace rispetto a quanto osservabile nei maschi.
In ambedue i sessi le zampe ed il becco sono di colore carnicino-giallastro, mentre gli occhi sono di colore azzurro chiaro con cerchio perioculare nudo ed anch'esso di colore giallo.
Biologia
Questi uccelli hanno abitudini diurne e tendenzialmente solitarie, spostandosi al massimo in coppie e passando la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo, muovendosi con circospezione fra il folto delle chiome degli alberi.
Alimentazione
Si tratta di uccelli frugivori, la cui dieta si basa soprattutto sui fichi (che possono arrivare a costituire anche il 40% del cibo ingerito dalla tangara verde dal collare giallo[3]), ma che comprende anche bacche e frutti di altre piante, nonché (sebbene in percentuale trascurabile) anche insetti ed altri piccoli invertebrati.
Riproduzione
La clorofonia dal collare giallo è un uccello monogamo: il periodo riproduttivo comincia verso la fine di marzo, e le coppie collaborano sia nella costruzione del nido (che ha forma ovoidale, viene edificato su un ramo d'albero a una decina di metri dal suolo[3] e si costituisce di rametti e licheni nella parte esterna, mentre la cavità interna è foderata di piumino e materiale morbido) che nell'alimentazione della prole, mentre la cova è a carico esclusivo della femmina, che però viene imbeccata dal maschio durante le due settimane d'incubazione. I pulli sono ciechi ed implumi alla schiusa, ma sono in grado d'involarsi attorno alle tre settimane di vita e possono dirsi indipendenti dopo circa un mese dalla nascita.
^(EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Fringillidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 3 ottobre 2017.