La chiesa di San Michele e l'annesso convento dei Cappuccini sono un complesso religioso di Caltanissetta.
Storia
Sorgono in via Sallemi (già contrada Sallimi), sul luogo in cui, secondo le visioni del frate cappuccinoFrancesco Giarratana, nel 1625 l'arcangelo Michele impedì l'ingresso a Caltanissetta di un appestato, proteggendo la città dalla peste. La chiesa, di modeste dimensioni, fu realizzata subito dopo il miracolo e intitolata "San Michele alle Calcare" (dal nome delle formazioni geologiche presenti nella località), ma nel tempo cadde in rovina. Venne riedificata, assumendo l'attuale forma, a seguito del colera del 1837 come forma di ringraziamento a san Michele, a cui venne ricondotta la protezione della città dall'epidemia.
L'8 maggio di ogni anno, in occasione dell'anniversario dell'apparizione a fra Giarratana, vi viene condotta in processione la statua di san Michele, scortata dalla Real Maestranza. La statua, opera dello scultore Stefano Li Volsi, è abitualmente custodita in Cattedrale, ma per pochi giorni permane all'interno della chiesa di san Michele; per tale motivo la processione prende il nome di "San Michele in villeggiatura".[2]
Opere d'arte
Viene attribuito a Giuseppe Frattallone il crocifisso ligneo posto sul coro della chiesa.