La vecchia pieve era situata all'esterno del borgo, presso un podere successivamente detto proprio de La Pieve, ed era dedicata a san Cassiano di Imola[2].
In paese invece sorgeva una cappella alla quale era annesso un ospitale; quivi il 17 gennaio 1523 avvenne un fatto miracoloso, quando una raffigurazione della Vergine Maria iniziò a lacrimare, da cui il titolo Santa Maria delle Lacrime[2].
Sul finire del XVIII secolo si decise di abbandonare l'antica pieve, già gravemente danneggiata dal terremoto del 1661 e ormai ridotta in pessime condizioni[2].
Cosi, nel 1776, su impulso di don Ambrogio Tassinari, venne posta la prima pietra della nuova parrocchiale; i lavori di costruzione, ai quali s'interessò pure il granduca di ToscanaLeopoldo II d'Asburgo-Lorena, terminarono nel 1784 con la benedizione della chiesa, celebrata il 26 ottobre, mentre la consacrazione venne impartita il 3 maggio 1787 dal vescovo di Bertinoro Francesco Maria Colombani[1].
Nel 1861 la chiesa fu lesionata da un sisma e ulteriori danni vennero riportati durante la Seconda Guerra Mondiale; questi ultimi furono sanati nel 1948[1].
Descrizione
Facciata
La facciata della chiesa, a capanna, volge a oriente ed è suddivisa da una cornice marcapiano, dotata di uno stemma riportante la scritta "VERITATEM FACIENTES. CHARITATE", in due registri, entrambi abbelliti da cornici lisce aggettanti; quello inferiore presenta il portale d'ingresso, al quale s'accede tramite cinque scalini e sopra cui v'è l'epigrafe con le parole "D. O. M. / B. MARIAE V. A LACRIM. / ET. D. CASSIANO E. M. / SACRUM", mentre quello superiore, coronato dal timpano di forma triangolare, è caratterizzato da una finestra rettangolare[1].
Opere di pregio qui conservate sono l'altare della Beata Vergine di Lourdes, presso il quale v'è anche una riproduzione della Grotta di Lourdes[2], il bassorilievo miracoloso raffigurante la Beata Vergine delle Lacrime col Bambino[2], il quattrocentesco fonte battesimale e l'altare minore di San Giuseppe[2].