Il progetto della chiesa e del convento è attribuito al padre Andrea Costaguta, sostenuto da Cristina di Francia, come dimostra lo stemma ducale inserito nella facciata conclusa nel 1667, lavorata dai maestri luganesi, tra cui Martino Solaro e Giacomo Papa.
Interno
L'interno è decorato con marmi policromi settecenteschi, presenta una pianta rettangolare, con navata e sei cappelle laterali, con altari che erano di patronato delle famiglie che erano legate alla corte.
Nella prima cappella a destra sono il monumento sepolcrale dei marchesi Morozzo della Rocca (1699) e il Transito di San Giuseppe del pittore Tommaso Lorenzone (metà secolo XIX); nella seconda il monumento di Tomaso e Marcantonio Graneri e l'Arcangelo Michele di Stefano Maria Legnani (fine secolo XVII); nella terza l'Immacolata e Santi di Giovanni Peruzzini.
Nella terza cappella, commissionata dal cardinal Maurizio di Savoia, importante l'altare con la statua della Madonna del Buon Soccorso, di Tommaso Carlone (1655). Dello stesso autore è l'altare maggiore su disegno di Amedeo di Castellamonte (1664-1665), con al centro San Francesco da Paola in Gloria di Charles Dauphin (1664), e così il dipinto laterale Luisa di Savoia chiede la grazia, mentre quello con San Francesco da Paola che attraversa lo stretto di Messina è attribuito alla bottega.
Touring Club Italiano, La Sindone e i percorsi del sacro a Torino e in Piemonte, Torino, 1998.
Andrea Spiriti, I Carlone di Rovio. Elogio alla maniera, in Giorgio Mollisi (a cura di), Arte&Storia: Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, vol. 11, n. 52, Lugano, Edizioni Ticino Management, ottobre 2011, pp. 226-233.
Laura Facchin, Biografia, in Giorgio Mollisi (a cura di), Arte&Storia: Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, vol. 11, n. 52, Lugano, Edizioni Ticino Management, ottobre 2011, pp. 234-245.