La prima citazione di una chiesa ad Alleghe è da ricercare in una bolla emessa nel 1185 da papa Lucio III[1][2].
Nel 1466 questa cappella fu consacrata dal vescovo Antonio da Fabriano[1]; nel XVI secolo la chiesa venne probabilmente rifatta, essendo stata consacrata nuovamente nel 1539 dal vescovo Filippo Donati[1].
Questa chiesa si presentava ad una sola navata suddivisa in tre campate e ospitante tre altari, con la volta caratterizzate da costoloni, con sei finestre in facciata e nelle pareti laterali e tre dell'abside[1]; accanto alla chiesa sorgeva la torre campanaria gotica[1].
Negli anni settanta del Settecento una frana piombò nel lago che sorge vicino al paese e da esso si originò un'onda che investì l'abitato, danneggiando gravemente la chiesa[1]; l'attuale parrocchiale, che ingloba alcune parti della precedente, venne portata a compimento nel 1783[1]. Nel 1889 un incendio rovinò il paese e anche la chiesa subì dei danni, che dovettero essere sanati[1].
Descrizione
Opere di pregio conservate all'interno della chiesa sono l'organo, costruito nel XVIII secolo e restaurato nel 2005 dalla ditta Zanin di Codroipo[3], la statuetta della Madonna di Loreto, scolpita in legno di tiglio tra il 1560 e il 1570 circa[1], la pala ritraente San Biagio in gloria tra i santi Maria Maddalena e Giovanni Napomuceno, eseguita nel XVIII secolo dal moenese Valentino Rovisi allievo di Giovan Battista Tiepolo[1][2], gli affreschi raffiguranti la Gloria di San Biagio, il sogno di Giacobbe, il sacrificio di Noè e il giudizio di Salomone, dipinti dal Rovisi e dall'altoatesino Josef Adam Mölk[1], la tela con l'Assunzione della Beata Vergine Maria tra i santi Antonio Abate e Vincenzo Ferrer[1], eseguita nel 1780 da Vicenza Giovanna Rovisi[1], e la tela della Madonna della Neve, risalente al 1784[1].
Il campanile è caratterizzato dalla presenza sulla parete esterna di un affresco ritraente San Biagio nell'atto di benedire, eseguito dal tedesco Kurt Geibel Hellmek[1].