La prima cattedrale di Vico Equense si trovava sulla spiaggia, nella zona bassa della città, dove sorge l'attuale Marina d'Equa, soggetta però alle incursioni dei pirati[3]: fu così che il centro cittadino venne spostato in una zona più alta e si decise al contempo, per volere del vescovo Giovanni Cimino, di costruire una nuova cattedrale. La nuova chiesa fu eretta agli inizi del XIV secolo, probabilmente tra il 1320 ed il 1330[3], su un costone roccioso, alto circa novanta metri, a picco sul mare[4], che affaccia sul borgo marinaro. Importanti lavori di restauro furono compiuti tra il 1773 ed il 1792, per volere del vescovo Paolino Pace[3]: questi riguardarono principalmente il rifacimento della facciata.
La chiesa fu sede vescovile fino alla morte del vescovo Michele Natale, deceduto nel 1799, mentre fu cattedrale della diocesi fino al 1818 quando fu soppressa ed inglobata in quella di Sorrento[5]. Altri importanti lavori di restauro, che ne hanno esaltato il suo aspetto originario, sono stati effettuati alla fine del XX secolo e la chiesa è stata riaperta al culto il 26 agosto 1995, dopo un periodo di quasi vent'anni di chiusura[6], a seguito dei danni subiti dal terremoto del 1980[7].
Il campanile, risalente al XVI secolo[1] e voluto da Paolo Regio[6], è a pianta quadrata, con arco sotto il quale passa la strada d'accesso alla chiesa ed è diviso in tre ordini, terminando con una terrazzamerlata[3]: la struttura ospita due campane, consacrate nel 1958[7].
^abcdefghStoria dell'ex Cattedrale, su santiciroegiovannivico.it. URL consultato il 25 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2013).