Polo monumentale altrimenti noto come complesso dei Cappuccini sotto il titolo dell'Immacolata Concezione, gli edifici sorgono sulla piazza omonima su un'altura posta a ridosso di via Giovan Battista Impallomeni.
Storia
Epoca spagnola
Giunti a Milazzo i religiosi dell'Ordine dei frati minori cappuccini il 20 di gennaio del 1580 delimitarono l'area e piantarono la croce vicino alla chiesetta di San Rocco, sulle balze lungo il crinale fortificato che conduceva al castello, sotto il Fortino dei Castriciani.
All'iniziativa seguì l'immediata opposizione dei religiosi dell'Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, che avevano il loro convento nella zona. Pertanto, col fine di evitare annose questioni, il Senato della Città di Milazzo concesse ai frati cappuccini il Poggio, una zona ubicata fuori le mura cittadine, dove nel 1575 era stata già edificata una piccola chiesa di rito greco dedicata alla Madonna dell'Itria o Odigitria.
Quando i bombardamenti infuriarono su Milazzo i monaci cappuccini non sfollarono e non abbandonarono le loro istituzioni.[3] Rimasero in città a dare conforto, anche con la presenza, a coloro che non avevano i mezzi e la possibilità di sfollare. In una notte il fuoco di alcuni spezzoni incendiari danneggiò parte del giardino, una grossa bomba di aereo cadde nel convento. Sfondò il tetto, bucò il pavimento e dopo aver attraversato vari livelli si adagiò, in un vano adibito a lavanderia, senza causare esplosioni e ulteriori danni.
Interno
Impianto a navata unica, due degli altari presentano due paliotti marmorei intarsiati risalenti al Settecento.
Navata destra
Prima campata: Dipinto
Seconda campata: Dipinto raffigurante Gesù
Terza campata: Crocifisso.
Navata sinistra
Prima campata: Nicchia con statua policroma raffigurante Sant'Antonio di Padova.
Seconda campata: Nicchia con statua policroma raffigurante San Francesco d'Assisi.
Terza campata: Sulla sopraelevazione è custodito il dipinto raffigurante la Vergine Maria ritratta tra 5 santi.
Un presepe, opera di Luigi Maniscalco, realizzato nel biennio 1935 - 1937, è sistemato in un vano nella parete sinistra.
Altare maggiore
Altare con nicchia contenente la statua raffigurante l'Immacolata Concezione.
XVIII secolo, Immacolata Concezione, grande tela di autore ignoto già documentata sull'altare maggiore.
?, San Michele, Beato Bernardo da Corleone, Ultima Cena, dipinti provenienti dalla primitiva chiesa dei Cappuccini.
Cripta
Luogo deputato alla sepoltura dei religiosi.
Convento dei Cappuccini
Dopo l'emanazione delle leggi eversive e la soppressione degli ordini religiosi, i frati decisero di fabbricare un nuovo convento accanto alla chiesa dell'Immacolata, che il cardinale Giuseppe Guarino, arcivescovo di Messina, aveva loro donata.[5]
È lo stesso sito in cui i religiosi avevano piantato la croce nel 1580. I lavori di costruzione del nuovo convento in stile neogotico iniziarono nel 1889 e si conclusero due anni dopo. Fu costituita la Fraternità ed il convento diventò luogo di studio sino al 1919.
Negli anni scorsi le strutture conventuali sono state affidate in comodato gratuito alla Comunità Immacolata del Rinnovamento carismatico cattolico, che si prende cura anche della chiesa.
Opere:
XVI secolo, Madonna, statua in alabastro di scuola gaginesca, opera proveniente dalla primitiva chiesa dei Cappuccini.
Congregazione della Concezione
Sodalizio attestato presso la primitiva chiesa di San Leonardo.
Galleria d'immagini
Note
^Pagina 342, Abate Francesco Sacco, ''Dizionario geografico del Regno di Sicilia", books.google.it. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018). primo, Palermo, Reale Stamperia, 1800.