In questo periodo al nome di San Paolo venne affiancato quello di San Pietro. Tra il XVII e il XVIII secolo gli interni subirono un rifacimento, e comparirono rivestimenti di intonaci e stucchi dorati, oltre ad altari in marmo lungo le navate laterali. Testimoniano questa fase barocca gli altari di San Giuseppe e della Madonna Incoronata, l'altare maggiore e il coro di noce intagliato. Il terremoto della Marsica del 1915 causò gravi danni tanto che la chiesa fu chiusa fino al 1937, anno del restauro che fece riemergere le caratteristiche artistiche e architettoniche quattrocentesche. Un ultimo intervento di ristrutturazione si ebbe nel secondo dopoguerra[1].
Scultura della Madonna Nera dell'Incoronata
«La Madonna Incoronata che si venera nella Chiesa Parrocchiale ebbe e ha una grande reputazione tutt'intorno, fin in Terra di Lavoro (Casertano) e nella Campagna romana. È una statuetta in legno, nera, con un globo nella mano destra e reggente con la sinistra il Bambino. Papa Eugenio IV concesse l'Indulgenza Plenaria a quanti visitassero l'Incoronata di Pescasseroli nei giorni della Natività, della Purificazione, dell'Assunzione e della Visitazione»
La statua lignea di colore nero dedicata alla Madonna dell'Incoronata è conservata in un altare della navata sinistra. Originariamente essa era custodita nella chiesa di una zona detta "il Castello", e fu poi trasferita nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Oggetto di grande venerazione della popolazione locale, venne sottoposta nel 1998 ad un totale restauro, che ne ha ripristinato la policromia e l'aspetto. La veste della Madonna è di color azzurro scuro, con piccole decorazioni bianche; il manto dorato è caratterizzato da motivi geometrici scuri; la veste del Bambino è rossa e su di essa sono presenti le stesse decorazioni del vestito di Maria. La Vergine stringe un globo nella mano destra e con l'altra sorregge il Bambino. È evidente un richiamo alle linee bizantine, spesso riprese dalla scultura romanica[2].
Note
^Luoghi d’Interesse, su prolocopescasseroli.it, Pro Loco Pescasseroli. URL consultato il 13 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).