Il comune si è chiamato Charly, fino al 7 luglio 2006[2]. Il motivo del cambiamento di denominazione in Charly-sur-Marne nel 2006 fu quello di eliminare l'ambiguità con gli omonimi dei dipartimenti della Cher e del Rodano.
Nell'858, Carlo il Calvo, concesse il diritto a stabilirsi all'abbazia femminile di Notre-Dame di Soissons, che comprendeva vasti territori di signoria di Carlo, fino alla Rivoluzione francese.
Nel 1749, la parrocchia di Drachy fu riunita a quella di Charly-sur-Marne[3].
Prima della rivoluzione francese del 1789, Charly non era comune. Il villaggio era gestito dal prevosto, dell'abbazia di Notre-Dame de Soissons. Nel 1792, l'antico vicario di Charly ne è divenuto sindaco.
«Inquartato: nel 1º e 4º d'argento, al grappolo d'uva di rosso, fustato e fogliato di verde; nel 2º d'oro, a quattro fasce ondate d'azzurro; nel 3º d'azzurro, alla spiga di grano fustata e fogliata d'oro, posta in banda; sul tutto d'argento, caricato di un pastorale da badessa uscente dalla punta e accostato da quattro gigli, il tutto d'oro.»
La spiga di grano richiama l'agricoltura e il grappolo d'uva l'attività vitivinicola del territorio; le onde simboleggiano la Marna; il pastorale e i gigli ricordano che Charly fu dominio dell'abbazia di monache benedettine di Notre Dame di Soissons la cui badessa era figlia di Francia e di sangue reale.