Cesare Gamba nacque a Genova il 17 giugno del 1851. In un manoscritto autobiografico, Gamba conserva le memorie della sua vita: venti capitoli organizzati in una sorta di viaggio introspettivo che attraversa diversi aspetti, dall'attività professionale alla famiglia, al milieu sociale e culturale, ai ricordi personali. Figura eclettica, Gamba fu un uomo colto, politicamente impegnato, amante e studioso delle lingue straniere, cultore di diversi interessi in ambito artistico. La sua passione per la musica e il teatro lo portò a conoscere gli artisti e i musicisti più famosi dell'epoca, da Eleonora Duse a Sarah Bernhardt. Amante della montagna, fu tra i primi a raggiungere la vetta del Monte Bianco.[1]
Laureatosi in ingegneria civile e architettura alla Regia scuola di applicazione per ingegneri di Torino, iniziò a lavorare presso lo studio tecnico dell'ingegnere genovese Cesare Parodi. Sono per lui anni di "proficua iniziazione tecnica" in cui, benché molto giovane, ebbe modo di collaborare a importanti progetti tra cui quello per l'ospedale Galliera.[2][1]
Prese sede presso piazza Corvetto e abitazione in via Montesano, dove progettò lui stesso la propria villa.[3] La figura professionale di Cesare Gamba è per lo più legata alla vicenda della costruzione di Via XX Settembre a Genova, un'operazione urbana molto vasta che lo vide indiscusso abile protagonista nei vari ambiti dell'intervento (fra cui Coppedè, Pesce Maineri, Cannovale, Rovelli, Carbone, Orzali, Cuneo, Croce, Giuseppe Tallero, G. B. Carpineti, i fratelli Celle e altri): da quello finanziario a quello tecnico e progettuale. La creazione di un nuovo asse viario e la conseguente sistemazione di Piazza De Ferrari, la realizzazione del Ponte Monumentale e il collegamento tra la zona di Carignano e quella dell'Acquasola, furono i principali interventi previsti dalla grande operazione di trasformazione urbanistica affidata all'ingegnere Gamba.[1]
Sono suoi anche i numerosi studi di questo periodo relativi alla viabilità cittadina (1914), il piano residenziale per la zona di Albaro (1900 - 1903) e lo studio per il porto industriale di Sestri Ponente (1917). A lui si deve anche il progetto e la realizzazione del Palazzo della Navigazione Generale Italiana, completato nel 1924 e conosciuto poi come Palazzo della Regione Liguria.[4]
Cesare Gamba morì a Genova il 19 agosto 1927. La moglie Anna Cabella, nella targa che fece intagliare al cimitero monumentale di Staglieno, lo ricordò con questa incisione: «ingegnere, architetto, riedificatore della sua Genova, artista, musicista, alto intelletto e nobile spirito, custodì il patrimonio di rettitudine affidatogli dai genitori».[3][2]
Note
^abcGamba, Cesare, su Archivi degli Architetti, Sistema archivistico nazionale.
^abGamba Cesare, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 17 marzo 2018.
Cesare Gamba, Sulla questione della cupola di Sant'Ambrogio, Genova, 1917.
Cesare Gamba, Sulla viabilità del centro di Genova. Osservazioni e proposte, Genova, Armanino, 1914.
Cesare Gamba, Variante al progetto di sterramento e sistemazione di Piccapietra e S. Andrea, Genova, Tipografia Marittima, 1885.
Francesca Podestà, Cesare Gamba (1851 - 1927): Composizione e mimesi dell'architettura, Genova, Università degli Studi di Genova, 2006.
S. Cuneo, Progetto di strada centrale in Genova, da piazza De Ferrari a piazza Annunziata. Sventramenti. Modifiche alla via Balbi. Strada ad essa sussidiaria. Nuovo mercato. Linee di tram sotterranee, Genova, Società tipo-litografica ligure E. Oliveti & C., 1911.
Cesare Gamba, su SAN - Portale degli archivi degli architetti.