Lo stadio Cenomaniano fu introdotto nella letteratura scientifica dal paleontologo francese Alcide d'Orbigny nel 1847.
Il nome deriva da Cenomanum, il nome latino della città francese di Le Mans, nel dipartimento della Sarthe, che fu originariamente prescelta come località tipo.
Nel tardo Cenomaniano il livello medio dei mari raggiunse il valore più elevato dell'intero eone Fanerozoico, cioè all'incirca degli ultimi seicento milioni di anni, posizionandosi ad un livello circa 150 metri superiore a quello attuale. La Terra era per lo più ricoperta di acque calde e basse che avevano inondato le pianure e le spianate delle terre emerse. Da questa enorme distesa d'acqua emergevano vecchie montagne, colline ed altopiani, tutti molto erosi, mentre i continenti erano per lo più separati da grandi strisce di acqua.
Data l'assenza di grandi alture, i venti non venivano smorzati e quindi il clima era caratterizzato da forti spostamenti di masse d'aria sia sulla terraferma che nelle distese marine, dove provocavano l'innalzamento di grandi onde. Questa situazione contribuì ad un elevato tasso di erosione dei rilievi e di deposito dei sedimenti.
Nodosauride con una corazza di placche ovali disposte quasi orizzontalmente sulla pelle, con aculei sporgenti all'altezza del collo e delle spalle, disposti lungo la colonna vertebrale. Le dimensioni erano di 3-5,5 metri di lunghezza con un peso attorno ai 380 kg.
Anchilosauro nodosauride lungo da quattro a sei metri, con placche osteoderme che ricoprivano la parte superiore del corpo. È possibile che avesse anche aculei sui fianchi. Aveva quattro zampe corte dotate di cinque dita, collo corto e rigido, coda senza mazza terminale.
Polycotylide caratterizzato da una sinfisi mandibolare (symphysis menti) piuttosto lunga con otto paia di denti di sezione quasi circolare, lisci sulla superficie esterna (tranne che alla base), nervature delle vertebre cervicali a un solo capo (doppie nei pliosauri giurassici) e una lunga barra interpettorale sul coracoide.
Pholidota: pangolini o formichieri squamosi (Africa, Asia meridionale)).
In altre parole, la linea di separazione fra antenati dell'uomo e antenati di altri mammiferi placentati (carnivori, grandi erbivori, pipistrelli, cetacei ed altri) ovvero l'epoca in cui si presume sia vissuto l'antenato comune fra questi due superordini, ovvero il primo appartenente al clade dei Boreoeutheria (comprendente i due superordini suddetti).
Note
^ab Commissione internazionale di stratigrafia, International Chronostratigraphic Chart, su stratigraphy.org, Unione internazionale di scienze geologiche. URL consultato l'8 marzo 2024.
^Kennedy, W.J.; Gale, A.S.; Lees, J.A. & Caron, M.; 2004: The Global Boundary Stratotype Section and Point (GSSP) for the base of the Cenomanian Stage, Mont Risou, Hautes-Alpes, France, Episodes 27, pp. 21–32.
^Della Vecchia, F.B., Chiappe, L.M. FIRST AVIAN SKELETON FROM THE MESOZOIC OF NORTHERN GONDWANA. Journal of Vertebrate Paleontology 22(4):856–860, December 2002.
Kennedy, W.J.; Gale, A.S.; Lees, J.A. & Caron, M.; 2004: The Global Boundary Stratotype Section and Point (GSSP) for the base of the Cenomanian Stage, Mont Risou, Hautes-Alpes, France, Episodes 27, pp. 21–32.