Caratteristico borgo del teramano, posto su un colle che guarda il fiume Fino, il paese è da sempre stato dedito all'agricoltura. Le sue origini pare siano da fare risalire all'epoca medioevale, ma è anche stato un importante punto di riferimento per il popolo dei Vestini. Il nome del paese è legato a Raimondo Caldora, barone nel 1414. Il paese, borgo fortificato, offre un ristretto ma meraviglioso belvedere verso il Gran Sasso d'Italia e la Valle del Fino. L'abitato conserva ancora un aspetto caratteristico conferito dal ricorrente uso di pietra arenaria locale. Merita particolare attenzione la chiesa parrocchiale dedicata a San Nicola di Bari che fu iniziata nel tardo Settecento su un progetto dell'ingegnere napoletano Francesco Giordano e fu terminata solo nel secolo successivo.
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa madre di San Donato Martire
La chiesa fu completata nel '700 sopra una chiesa medievale. Si trova in cima al colle e ha facciata a capanna realizzata da Francesco Giordano tra il 1773 e il 1867 da discepoli. Il campanile con orologio si trova al centro della facciata, in cima, come una torretta.
Il portale è sormontato da una cornice a tutto sesto. L'interno è a navata unica con otto nicchie votive.
In cantoria, si trova un organo italiano barocco, che si compone di una tastiera e una pedaliera scavezza, realizzato nel 1765 dall'organaro Vitale De Luca[4]
Situata in località Piane di Castiglione Messer Raimondo.
Tempio Italico di Colle San Giorgio
Nella contrada San Giorgio, tramite un sentiero, si possono raggiungere i resti un Tempio Italico (III - II sec. a.C.), tema della pubblicazione del prof. Gabriele Iaculli “Il tempio italico di Colle San Giorgio” e oggetto di vari scavi archeologici nel corso degli anni. Tutto il materiale recuperato si trova attualmente esposto nel Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo di Chieti.
Protettore del paese è San Donato Martire, il cui corpo si venera nella chiesa omonima. Ogni cinque anni, il 7 agosto, il corpo di San Donato viene portato in solenne processione per le vie del paese.