Si ritiene che egli fosse un figlio illegittimo; dei figli di Oddone dovrebbe essere stato il terzo[7].
Si riporta che Brian, assieme al fratello o fratellastro, Alano detto il Nero (Alain le Noir)[8] comandava una banda di Bretoni nella Battaglia di Hastings del 1066[9].
Dopo la Battaglia di Hastings, secondo Guglielmo di Jumièges, due (non precisa i nomi) dei tre figli maschi di primo letto (Godwine, Edmund e Magnus) del re d'Inghilterra, Harold Godwinson, si erano rifugiati presso il re d'Irlanda (Hiberniae Regem), Dyrmetum[1]. Molto probabilmente era il re del Leinster (Irlanda orientale) e DublinoDiarmait o Dermot. Anche Orderico Vitale narra la stessa vicenda[2] (una nota a fondo pagina sostiene che tutti e tre i figli maschi si erano rifugiati in Irlanda[10]). Guglielmo di Jumièges narra che in poco tempo riuscirono a radunare un discreto esercito[1] e Orderico Vitale narra che, verso il 1068[10], Diarmait con l'aiuto di altri principi irlandesi armò una flotta di 66 navi, perché tentassero di approdare in Inghilterra[2]. Ambedue i cronisti poi riferiscono che raggiunta la costa inglese (il Devon), raccolti altri uomini si diedero a razziare, rapinare e incendiare[1], mettendo a ferro e fuoco (ferro igneque furentes)[11], tutta la regione.
Allora ancora secondo entrambi i cronisti, Brian alla guida dei suoi armati affrontò gli invasori (probabilmente alla foce del Taw), nel Devon, li sconfisse e li costrinse a rientrare in Irlanda[1] e Orderico Vitale aggiunge che pochi furono i superstiti[12].
Più tardi nello stesso anno, Brian e William FitzOsbern furono inviati ad alleggerire gli assedi a Shrewsbury e a Exeter posti dalle forze inglesi che si ribellavano contro la signoria normanna.
Essi giunsero troppo in ritardo per salvare la prima città, ma una sortita dei difensori di Exeter condusse gli inglesi incontro a Brian e William, che "punirono la loro audacia con una grande strage"[13].
Brian ricevette ricompense in terra nel Suffolk e in Cornovaglia, anche se la prima menzione di lui come conte di Cornovaglia risale al 1140 e fu fatta da suo nipote Alano II detto il Nero, conte di Cornovaglia e di Richmond[14], cui era stato assegnato lo stesso titolo dal re d'Inghilterra, Stefano e che potrebbe aver tentato di aumentare la legittimazione del suo nuovo ruolo[15].
Il nome di Brian è spesso associato alla costruzione del Castello di Launceston[16].
Nel 1075, a seguito della rivolta di Ralph de Gaël, dopo essere stato destituito, Brian lasciò l'Inghilterra[7] e trascorse il resto della sua vita come seminvalido in Bretagna[17].
Suo padre, Oddone I, secondo il Ex Chronico Britannico, morì nel 1079, ricordato come duca (reggente) di Bretagna e capostipite dei conti di Penthièvre[18]; suo fratello primogenito, Goffredo gli succedette nel titolo di conte di Penthièvre[19].
Secondo lo storico francese Jules Henri Geslin de Bourgogne, sempre nel 1084, suo fratello, il conte di Penthièvre, Goffredo, fondò il priorato di Saint-Martin a Lamballe. Anche in questo caso i suoi tre fratelli: Brian, Alano il Rosso e Alano il Nero furono interpellati e controfirmarono il documento, come riporta la Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ[20].
Brian non viene più citato in nessun altro documento, morì prima del 1086; nel frattempo, i suoi possedimenti erano già divenuti parte dei benefici assegnati dal re Guglielmo I d'Inghilterra a Roberto di Mortain[21].
Discendenza
Di Brian non si conoscono né il nome di un'eventuale moglie, né alcuna discendenza.
^Cawley registra Alan il Nero come probabile figlio di Brian, mentre altri storici lo ritengono più probabilmente figlio di Stefano, il minore dei figli di Oddone I, confondendolo con Alano II detto il Nero, conte di Cornovaglia e di Richmond.
^ William of Poitiers, Rebellion and Retribution, su dot-domesday.me.uk. URL consultato il 5 maggio 2010.
^Alano II il Nero era figlio di Stefano, il minore dei figli di Oddone I.
^ Brian Golding, Robert of Mortain, in Anglo-Norman Studies; XIII, pp. 119–44. URL consultato il 5 maggio 2010.; p. 126
^ Peter Herring, Gillard, Bridget, Launceston (PDF), su historic-cornwall.org.uk, Cornwall and Scilly Urban Survey. URL consultato il 25 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
^Keats-Rohan, K. S. B. (2002) Domesday Descendants (2002), p. 221
Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 770–806.
William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'inghilterra", cap. I, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 5–55.
William John Corbett, "Inghilterra 1087 - 1154", cap. II, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 56–98.