Riuscì a salvarsi scappando nel 1945 dal treno che lo stava trasportando a Dachau, approfittando di un bombardamento ai binari fatto dagli "Alleati"; fuggito, ritornò subito in Patria per prendere parte alla resistenza contro i Nazisti invasori.
Con l'inizio del crollo del Comunismo in Europa, nel 1989 si recò per l'ennesima volta in Patria, alternando tuttavia il proprio tempo tra Praga e Washington. Nel 1993 dalla scissione della Cecoslovacchia nacquero Repubblica Ceca e Slovacchia, a Lustig venne dato il passaportoceco. Nel 2003 ha lasciato il suo posto all'American University per tornare definitivamente in Patria, dove il Presidente Václav Havel lo ha onorato come esponente di spicco della cultura nazionale in occasione del suo ottantesimo compleanno, nel 2006. Nel 2008 è stato insignito del Premio Franz Kafka, assegnato precedentemente al connazionale Ivan Klíma, sicuramente il premio letterario più illustre conferitogli.