Sede arcivescovile è la città di Przemyśl, dove si trova la basilica cattedrale dedicata all'Assunzione di Maria Vergine e a San Giovanni Battista. In diocesi sorgono anche l'ex cattedrale del Sacro Cuore di Gesù e di Santa Teresa di Gesù Bambino, sempre a Przemyśl, e 7 basiliche minori: la basilica dello Spirito Santo a Przeworsk, la basilica di Santa Maria Addolorata a Jarosław, la basilica della Trasfigurazione del Signore a Brzozów[3], la basilica della Santissima Trinità a Krosno, la basilica dell'Assunzione della Beata Vergine Maria a Stara Wieś, la basilica dell'Invenzione della Santa Croce a Kalwaria Pacławska, nel comune di Fredropol, la basilica dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria a Leżajsk.
Il territorio è suddiviso in 41 decanati e in 391 parrocchie.
Storia
Incerte sono le origini della diocesi di Przemyśl nella Rutenia Rossa; la maggior parte degli autori ritiene sia stata fondata all'epoca di Jurij II di Galizia, prima ancora che Casimiro il Grande incorporasse il territorio nella Polonia (1340).[4]
I primi vescovi comunque non furono vescovi residenziali, ma vescovi titolari: Iwan fu nominato da papa Clemente VI (tra il 1342 e il 1352) e morì nel 1352; Mikołaj Rusin, ordinato vescovo ad Avignone, ricevette nel 1354 l'ordine di partire per la Polonia, ma, come il suo predecessore, non raggiunse mai Przemyśl, avendo assunto l'ufficio di vescovo ausiliare nell'arcidiocesi di Gniezno.[5]
Il 14 luglio 1372 Gregorio XI costituì una commissione di vescovi con l'incarico di indagare se la chiesa di Przemyśl avesse effettivamente i diritti di chiesa cattedrale. La medesima indagine fu richiesta anche per le sedi di Halyč, Lodomeria e Chełm. Evidentemente nella Curia pontificia non era chiaro se queste diocesi fossero reali, canonicamente istituite, o invece solo delle sedi titolari.[6] L'inchiesta confermò che queste diocesi erano sedi episcopali residenziali. Il 13 febbraio 1375, con la bolla Debitum pastoralis officii, Gregorio XI ribadì le conclusioni della commissione pontificia da lui istituita, e cioè che queste ecclesias fuisse et esse Cathedrales. Ma, per eliminare ogni dubbio, il papa eresse nuovamente tutte queste diocesi (ipsas ecclesias ad cautelam de novo in cathedrales erigimus), sottomettendole alla provincia ecclesiastica di Halyč.[7][5]
Nel 1412/1414 la sede di Halyč fu traslata a Leopoli, mantenendo Przemyśl come suffraganea.
Dal 1772 il territorio della diocesi si trovò a far parte dell'Impero austriaco e fu soggetto alla politica di ingerenza negli affari religiosi nota con il nome di giuseppinismo, che comportò la chiusura di trentuno monasteri e dei seminari diocesani (il seminario fu riaperto nel 1819).
Durante la Seconda guerra mondiale la diocesi e i suoi abitanti dovettero molto patire per l'occupazione sovietica prima (1939-1941) e tedesca poi (1941-1944). In questo periodo saranno arrestati 90 sacerdoti. I sovietici distrussero le biblioteche del seminario e del capitolo. I tedeschi confiscarono 200 campane. Al termine della guerra, in seguito alla revisione dei confini fra Polonia e Unione Sovietica, la diocesi perse ad oriente circa un terzo del suo vasto territorio e i polacchi che risiedevano oltre confine furono trasferiti più ad occidente. Dopo il 1945 furono chiusi tutti i monasteri, confiscati molti edifici delle istituzioni cattoliche e delle parrocchie e le proprietà della diocesi (diverse migliaia di ettari di campi e boschi).
^La diocesi di Rzeszów ha acquisito i decanati di Brzostek, Czudek, Frysztak, Głogów, Jasło Est, Jasło Ovest, Rzeszów I, Rzeszów II, Rzeszów III, Rzeszów IV, Sokołów, Strzyżów, Tyczyn e Żmigród. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 148
^La diocesi di Sandomierz ha acquisito i decanati di Gorzyce Tarnobrzeskie, Nisko, Raniżów, Rudnik nad Sanem, Stalowa Wola, Tarnobrzeg Sud e Tarnobrzeg Nord. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 156
(LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, p. 409; vol. 2, pp. xxxv e 219; vol. 3, pp. 279–280; vol. 4, p. 288; vol. 5, pp. 323–324; vol. 6, p. 348; vol. 7, p. 314; vol. 8, p. 469