Nella notte tra il 2 e il 3 luglio, infatti, il Rincon e il Fregoso caddero sotto le lame di alcuni sicari imperiali. Con buona probabilità, l'assassinio fu compiuto dal marchese del Vasto[5] contro il parere di Carlo V, il quale, alla vigilia della spedizione ad Algeri contro i corsari barbareschi, non avrebbe voluto correre il rischio di una rottura della tregua stipulata con Francesco I[4]. Il governatore di Milano cercò di negare ogni addebito, ma le sue responsabilità furono ben presto palesi[4]. Altre fonti, tuttavia, affermano che l'Imperatore fosse al corrente di tale azione, e che anzi questa fosse stata voluta da lui stesso[6].
I cadaveri del Rincon e del Fregoso furono ritrovati solo nell'ottobre successivo, non lontano dal luogo dell'agguato, presso la confluenza del Ticino col Po, vicino a Pavia[4]. Tale misfatto, ad ogni modo, sollevò un fortissimo scandalo in tutte le corti d'Europa.
Note
^(FR) Matei Cazacu, Un ambassadeur de François Ier dans les pays roumains: Antonio Rincon (1522-1523), in Buletinul Bibliotecii române din Freiburg-im-Breisgau, n. 11, 1979, pp. 279-294.
^ Massimo Marocchi, I Gonzaga di Castiglione delle Stiviere. Vicende pubbliche e private del casato di San Luigi, Verona, 1990.
^(FR) Anatole de Montaiglon, Recueil de poésies françaises des XV et XVI siècles, morales, facétieuses, historiques, 1855-1878.
Bibliografia
Edith Garnier, L'Alliance Impie, Parigi, Éditions du Félin, 2008, ISBN978-2-86645-678-8.
Ion Ursu, La Politique orientale de François Ier (1515–1547), Parigi, Honoré Champion, 1908.
Massimo Marocchi, I Gonzaga di Castiglione delle Stiviere. Vicende pubbliche e private del casato di San Luigi, Verona, 1990.
Mémoires sur l'ambassade de France en Turquie et sur le commerce des Français dans le Levant, ; François-Emmanuel Guignard Saint-Priest, comte de; Charles Henri Auguste Schefer; Paris, E. Leroux, 1877. OCLC16278307
La diplomatie française vers le milieu du XVIe siècle d'après la correspondance de Guillaume Pellicier, évêque de Montpellier, ambassadeur de François Ier à Venise (1539-1542). ; Jean Zeller ; Genève, Slatkine, 1969. OCLC81873731