Amilcare Paolucci (Boston , 19 giugno 1893 – Quisca , 5 settembre 1917 ) è stato un militare statunitense naturalizzato italiano , maggiore di fanteria del Regio Esercito durante la prima guerra mondiale , fu decorato di Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.
Biografia
Nacque a Boston, negli Stati Uniti d'America , il 19 giugno 1893, figlio di emigrati, padre italiano originario di Rapino e madre francese.[ 1] All'età di 17 anni si sentì italiano[ 2] e scelse di intraprendere la carriera da militare in Italia, entrando nel 1910 presso il Collegio Militare di Roma , e due anni dopo fu ammesso a frequentare la Regia Accademia Militare di fanteria e Cavalleria di Modena . Uscitone con il grado di sottotenente , assegnato all'arma di fanteria , fu mandato al 60º Reggimento fanteria "Calabria" in forza al quale partecipò alle fasi successive alla guerra italo-turca , combattendo in Tripolitania .[ 1]
Dopo essere stato promosso tenente e poi capitano , il 1 febbraio 1916 [ 1] rientrò in Patria, per prendere parte, a partire dal 26 maggio, alla grande guerra , assegnato al II Battaglione , 231º Reggimento fanteria della Brigata "Avellino", di cui assunse il comando nel maggio 1917 .[ 2] Si distinse subito per tenacia e temerarietà, tanto da essere chiamato "il leone della Brigata Avellino" e partecipò a tutte le successive battaglie sul fronte dell'Isonzo .
Venne promosso sul campo al grado di maggiore , dopo essersi distinto nei combattimenti di Zagora e sul Monte Cucco .
Rapino (Chieti), via Roma e in fondo piazza A. Paolucci
Nel corso dell'undicesima battaglia dell'Isonzo , mentre stava guidando un assalto,[ 2] rimase gravemente ferito all'intestino , e si spense presso l'ospedale chirurgico di Quisca in Slovenia , il 5 settembre 1917 .[ 1] Fu decorato postumo con la Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.[ 1] A causa di problematiche burocratiche il Ministero italiano non assegnò il massimo riconoscimento, anche se riconobbe che Paolucci l'avrebbe meritato.
Nel 1940 fu realizzata la Piazza "Amilcare Paolucci",[ N 1] a lui intitolata quale piazza principale della città di Rapino, con dedicata un monumento a mezzo busto con lapide, contornata da due rami di quercia e di alloro , sempre situata nella stessa piazza.
Onorificenze
«Calmo e sereno, esempio costante di indomito coraggio, sprezzo del pericolo e spirito di abnegazione, al comando di una colonna d'assalto trascinò i suoi all'attacco di importante posizione nemica. Costretto a ripiegare dal fuoco micidiale nemico, riprese subito dopo il movimento raggiungendo l'obiettivo che mantenne malgrado gravissime perdite, sino a che mortalmente ferito venne allontanato dal combattimento. Morì poco dopo. Monte Santo, 20 agosto 1917 .» — Regio Decreto 2 ottobre 1924
avanzamento per merito di guerra
— Decreto del Comando Supremo 16 giugno 1917
[ 3]
Note
Annotazioni
^ Sorta su un'area donata al comune di Rapino dalla madre di Amilcare.
Note
^ a b c d e Il Centro .
^ a b c Halleyweb .
^ Bollettino Riservato delle nomine, promozioni, ecc., 16 luglio 1917, dispensa 28ª, pag.221.
Bibliografia
Luigi Cadorna , La guerra alla fronte italiana. Vol. 1 , Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 2 , Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
Alberto Cavaciocchi e Andrea Ungari, Gli italiani in guerra , Milano, Ugo Mursia Editore s.r.l., 2014.
Collegamenti esterni