Questa voce è scritta con uno stile da curriculum vitae, non consono a un'enciclopedia.
Motivo: Voce in forma curricolare.
Riformula il mero elenco di attività in una prosa scorrevole, basandoti su fonti indipendenti che descrivono il personaggio in generale, ed elimina i punti promozionali, non rilevanti o con rilievo ingiustificato.
Alessandro Fullin nasce a Trieste il 19 giugno 1964. Nel 1984 si trasferisce a Bologna, dove si laurea in Psicologia delle Arti al DAMS. Omosessuale dichiarato, insieme a Stefano Casagrande cura, sempre a Bologna, le iniziative del Cassero LGBT Center, storica associazione culturale del circuito Arcigay dedicata alla tutela dei diritti della comunità LGBTI+.
Dopo diversi anni di presenza nella scena bolognese, diventa conosciuto al grande pubblico nel 2005, quando partecipa en travesti al programma televisivo Zelig nei panni della professoressa Fullin, un'archeologa che studia ed insegna un'antichissima e surreale lingua, la lingua tuscolana, parlata dalla civiltà omonima, che sarebbe vissuta nell'VIII secolo e della quale resterebbe come unico reperto una stele con inciso il nome della regina che la governava, "Tuscolana"; i vocaboli di tale lingua, spesso ridicoli e costituiti da parole che in italiano hanno significato praticamente opposto a quello che hanno in tuscolano, sono tutti costruiti usando solo le lettere della parola "tuscolana". La professoressa, nei suoi sketch, è solitamente affiancata dai conduttori Claudio Bisio e Vanessa Incontrada, che hanno il ruolo degli alunni interrogati, e finisce sempre per elogiare Bisio, il quale risponde sempre correttamente a tutte le domande, ed arrabbiarsi urlando contro la Incontrada, che invece commette continuamente errori con la grammatica del tuscolano (e Bisio, dal canto suo, le dà solo suggerimenti sbagliati).
Nel 2005 è inserito nel cast della sit-com Belli dentro.
Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo, Ho molto tempo dopo di te, a cui seguirà, nel 2013, Panico botanico.
Nel 2012 presenta lo spettacolo autobiografico Fullin legge Fullin.
Nel 2013 comincia a lavorare ad un progetto incentrato sulla figura di Elisabetta di Baviera, che si traduce nella pubblicazione di una trilogia in dialetto triestino: Sissi a Miramar; Ritorno a Miramar; Oberdan, amor mio, da cui sono state tratte riduzioni radiofoniche (Rai Friuli Venezia Giulia, con Emanuela Grimalda) e teatrali (La Contrada, con Ariella Reggio).
Nello stesso anno comincia la collaborazione con la compagnia "Nuove Forme", con la quale presenta Piccole gonne, rilettura ironica del libro Piccole donne di Louisa May Alcott.