Il 26 giugno 1945 il reggimento venne trasferito definitivamente in Piemonte e inquadrato nella ricostituita Divisione fanteria "Cremona" con la denominazione di 7º Reggimento artiglieria da campagna.
Alla vigilia delle grande ristrutturazione dell'Esercito Italiano era articolato su quattro gruppi : il primo con l'obice semovente M7 da 105/22, il secondo e il terzo con obici campali da 105/22 ed il quarto equipaggiato con obiciM114 da 155/23 e il V Gruppo contraerei leggero in posizione quadro.
7º Gruppo artiglieria da campagna "Adria"
Il 30 ottobre 1975, a seguito dei provvedimenti di ristrutturazione dell'Esercito, che aboliva il livello reggimentale, il reggimento fu contratto a gruppo come 7º gruppo artiglieria da campagna "Adria" inquadrato nella Brigata motorizzata "Cremona".
7º Reggimento artiglieria da campagna "Cremona"
Nel 1992, con in ripristino dell'ordinamento reggimentale riprendendo la denominazione di 7º Reggimento artiglieria da campagna "Cremona".
Il reggimento di stanza nella caserma "Piave" di Civitavecchia è alle dipendenze del Colonnello Marco BALEANI e si compone di:
Comando di Reggimento;
Compagnia Comando e Supporto Logistico;
Battaglione difesa CBRN.
È alimentato da personale volontario con incarico di operatore di difesa CBRN.
Fra i mezzi in dotazione troviamo il veicolo VAB, di derivazione francese, denominato per l'Italia "veicolo blindato da ricognizione CBRN" (VBR CBRN) e utilizzato dal reggimento nelle operazioni di difesa CBRN.
Simboli
Scudo: Interzato in palo: nel primo inquartato: a) di rosso alla croce d'argento attraversata in capo dal lambello di tre gocce d'azzurro, b) d'argento alla croce di rosso abbassata al capo d'Angiò, c) d'argento al giglio fiorentino di rosso, d) di rosso alla croce pisana d'argento; nel secondo troncato: a) di argento alla leonessa di rosso passante, caricata sulla spalla sinistra di una stella del campo, b) fasciato ondato d'argento e d'azzurro di dieci pezzi; nel terzo d'argento al palo di rosso caricato da due gemelle cucite d'azzurro con in cuore uno scudetto d'argento bordato d'azzurro alla testa di moro attorcigliata del campo ed ornata di una collana di rosso.
Ornamenti esteriori: sullo scudo corona turrita d'oro, accompagnata sotto da nastri annodati nella corona, scendenti e svolazzanti in sbarra e in banda al lato dello scudo, rappresentativi delle ricompense al Valore. Sotto lo scudo su lista bifida d'oro, svolazzante, con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto "Col ferro e col fuoco contro il nemico".
La prima partizione è dedicata ai motivi di origine ed ai legami territoriali dell'unità con il Piemonte (croce d'argento) con l'Emilia (capo d'Angiò), con la Toscana (giglio fiorentino) e con Pisa (croce d'argento). La seconda partizione ricorda la gloria militare del Reggimento acquisita, in particolare, in Eritrea (leonessa, stella d'argento e fasce d'azzurro e d'argento tratte dallo scudo della stessa regione). La terza partizione è riservata alla partecipazione alla Guerra di Liberazione: la testa di moro è presa dallo stemma della Corsica.
Medagliere
La bandiera di guerra del "settimo" è insignita delle seguenti decorazioni:
«Gruppo di artiglieria del Regio Esercito, facente parte organica di una Grande Unità CC NN, dava numerose prove di elevata efficienza bellica, di ardente spirito combattivo e di costante cooperazione con le valorose Camicie Nere, durante le aspre vicende della campagna Italo - Etiopica. Nella battaglia dello Scirè con l'efficacia dei suoi tiri, e con la sua ammirevole ardimentosa mobilità cooperava alla vittoria contro avversario agguerrito, accanito e superiore di forze (Scirè, 2 - 3 marzo 1936 - al III gruppo cannoni da 65/17).» — 12 aprile 1937
«In Corsica prima, attraverso la pianura Padana, dal fiume Reno a Venezia poi, ha fraternamente sostenuto i fanti nella lotta contro il tedesco, tradizionale nemico, e nella battaglia vittoriosa per la libertà e la ricostruzione dell'Italia, ispirandosi alle più pure tradizioni del Risorgimento (Corsica, 9 settembre - 3 ottobre 1943; Ravenna - Venezia, 12 gennaio - 8 maggio 1945).» — 13 settembre 1945
«Unità dell'Esercito di assoluto valore, ha assolto con eccezionale efficacia e straordinaria capacità molteplici e complessi compiti ad esso affidati nei teatri operativi balcanico, iracheno, afgano e libanese, dimostrando costante esempio di abnegazione, altissimo senso del dovere e incondizionato spirito di sacrificio. Anche sul territorio nazionale, in occasione di eventi di grande risonanza internazionale, il reparto si è distinto per i qualificati concorsi forniti alle autorità militari e civili. Chiaro esempio di reggimento di eccellenza, costituito da personale sorretto da elevate doti umane e da formidabili capacità tecniche, che ha contribuito, in maniera determinante, ad accrescere il prestigio della Forza Armata in Italia e all'estero(Balcani, Vicino e Medio Oriente e territorio nazionale, 1998-2007).» — 5 maggio 2010 - Decreto n. 1013
«Glorioso reggimento altamente specialistico dell'Esercito, interveniva prontamente in soccorso dei cittadini delle provincie di Bergamo e Brescia duramente colpite dall'emergenza epidemiologica da COVID-19. Prodigandosi con ammirevole sprezzo del pericolo, proprio laddove l'epidemia assumeva i toni più drammatici, grazie alle specifiche competenze provvedeva alla unificazione delle strutture di ricovero e di pubblica utilità, riscuotendo unanime riconoscenza tra la popolazione civile e le Autorità locali. Magnifico esempio di Unità, si è distinta per il valore dei suoi soldati, espressione di nobili ideali e assoluta professionalità, che hanno scolpito pagine esemplari di solidarietà e abnegazione, esaltando il prestigio dell'Esercito al cospetto dell'Italia. Italia settentrionale, febbraio — maggio 2020.» — 30 dicembre 2020
7º Reggimento Artiglieria "Cremona", su Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Soave. URL consultato il 14 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2015).