La 52ª Brigata Garibaldi "Luigi Clerici" fu una brigata partigiana che operò lungo la sponda occidentale del lago di Como e lungo il confine svizzero adiacente.
Inizialmente era denominata Brigata Fronte Proletario, venne poi intitolata a Luigi Clerici,[1] partigiano torturato e fucilato il 20 agosto 1944.
Insieme alla 40ª "Matteotti" e alla 55ª "Rosselli" costituiva la 1ª Divisione d'Assalto Garibaldi Lombardia (ex Fronte nord).
Dopo l'8 settembre e in seguito allo sbandamento generale, sorsero spontanei nel comasco, per opera di sbandati, diversi gruppi di opposizione alla presenza tedesca e alla Repubblica Sociale Italiana: a Como, Cadorago, Lomazzo, Guanzate, Cantù. Particolarmente attivo in questa fase fu il gruppo del San Primo. In assenza però di una organizzazione unitaria, con i primi rastrellamenti, questi gruppi sparirono o rimasero inattivi.
Rimase intatto invece il gruppo di Guanzate, inizialmente detto del Lögh, che divenne poi il battaglione GAP "Nanetti" costituitosi per opera di Luigi Clerici, Elio Zampiero, Pietro Terzi, Renato Morandi con la collaborazione politica di Luigi Canali"Capitano Neri".
Suddivisione
Primo Battaglione Centro Lago "Vinicio Santi" (dal 9 ottobre 1944 Battaglione "Bordoli") 8 agosto 1944 Martino Casarotti "Arturo Roma"
Battaglione di pianura "Nannetti" (ex distaccamento "Guido Brighi" e dal novembre 1944 Brigata "Pier Amato Perretta") Capitano Oreste Gementi "Riccardo"
Distaccamento "Tomazic": Comandante Giorgio Costa "Orazio" - monte Bisbino
Distaccamento "Caronti":
Distaccamento "Costa":
Gruppo "Umberto Quaino": Comandante Giuseppe Selva "Falco"
Giorgio Paracchini "Pinela": quattordicenne, il più giovane partigiano d'Italia
Primo Maffioli "Falco": arrestato, seviziato ed ucciso il 24 aprile 1945. Enrico Conti "Pildzuski", Giulio Paracchini "Gino" e Carlo Brenna "Giorgio" vengono uccisi nella medesima circostanza.
Oreste Giussani "Rico" Commissario politico del distaccamento "Ferrero" Caduto in combattimento
^Luigi Clerici fu tra i fondatori della brigata. Operaio, attivo antifascista, comunista, fondatore e comandante del GAP di Guanzate, rivestì numerose cariche dirigenziali nel P.C.I. tra cui quelli di responsabile militare e rappresentante del PCI nel CLN provinciale. Venne arrestato insieme al giovane cattolico Elio Zampiero, torturati selvaggiamente non parlarono, insieme vennero fucilati a Guanzate di fronte al cimitero. I cadaveri vennero esposti e la popolazione fu costretta a sfilare davanti ai corpi. In quest'occasione venne arrestata anche la sorella Gioconda, che venne torturata "in maniera medievale", resistette. Fu poi trasferita al carcere di san Vittore a Milano.