Vuillard iniziò a frequentare il Louvre e si decise ben presto a seguire la carriera artistica, rompendo così la tradizione familiare che lo destinava alla carriera militare.
Nel marzo del 1886, Vuillard entrò all'Académie Julian, avendo come professore Tony Robert-Fleury. Nel giugno del 1887, al terzo tentativo, fu ammesso all'École des Beaux-Arts. L'anno seguente, per sei settimane, Jean-Léon Gérôme sarà suo professore. Durante i suoi studi, Vuillard svilupperà una propensione per le nature morte e per gli interni domestici. Gli interessavano particolarmente gli artisti tedeschi del XVII secolo.
Nel 1889, Maurice Denis lo convinse ad unirsi ad un piccolo gruppo dissidente dell'Académie Julian, che realizzava delle opere improntate al simbolismo e alla spiritualità e che si era auto-proclamato "confraternita dei Nabis". Aderirono al gruppo i pittori Félix Vallotton, Pierre Bonnard, Paul Sérusier, Henri-Gabriel Ibels, Paul Ranson, Aristide Maillol, Jan Verkade, il poeta Cazalis e il musicista Pierre Hermant. Sérusier sviluppò nel gruppo nabi un amore per il metodo sintetista che verteva sulla memoria e l'immaginazione più che sull'osservazione diretta. Vuillard fu all'inizio riluttante all'idea che il pittore non dovesse cercare di riprodurre realisticamente quello che vedeva, ma finì, verso il 1890, per cimentarsi nelle sue prime opere sintetiste. Fu uno dei fondatori dell'Académie Ranson.