ʿAlī bin Ibrāhīm al-Naʿīmi (in arabo علي بن إبراهيم النعيمي?; al-Rakah, 2 gennaio 1935) è un dirigente d'azienda e politico saudita.[1]
ʿAlī bin Ibrāhīm al-Naʿīmī è nato nel 1935 ad al-Rakah, nella Provincia Orientale.[2] Nel 1947, è entrato nell'Arabian American Oil Company, nell'ambito dei programmi di formazione della compagnia. Ha studiato prima presso il Collegio Internazionale di Beirut e poi presso l'Università americana della città.[3] In seguito, ha studiato negli Stati Uniti, presso la Lehigh University, sempre nell'ambito del programma educativo della società. Nel 1962, ha conseguito un Bachelor of Science in geologia.[4][5] In seguito ha conseguito un Master of Science in idrologia e geologia economica presso l'Università di Stanford.[4][5]
Carriera
Completati gli studi, nel 1957, è entrato nella compagnia petrolifera. Nel 1969, è diventato supervisore del reparto di produzione di Abqayq.[4] È stato quindi promosso assistente direttore e poi direttore della produzione nelle province del Nord (1972-1975). Nel 1975, è diventato vicepresidente per gli Affari di produzione. Nel 1978, è stato nominato vicepresidente per gli affari petroliferi.[4] Nel 1980, è stato eletto membro del consiglio di amministrazione, mentre l'anno successivo è stato promosso alla posizione appena creata di vicepresidente esecutivo degli affari del petrolio e del gas.[4] Nel 1983, è stato nominato presidente dell'Arabian American Oil Company, primo saudita ad assumere questa posizione. Più tardi, dopo l'unione delle cariche di presidente e di amministratore delegato, è stato nominato presidente e chief executive officer.
Nel novembre del 1988, la compagnia cambia il suo nome da Arabian American Oil Company in Saudi Arabian Oil Company (Saudi Aramco).
Il 2 agosto 1995, è diventato ministro delle risorse petrolifere e minerarie, in sostituzione di Hisham Nazer.[4][3][6] Ad al-Naʿīmī è succeduto ʿAbd Allāh Ṣāliḥ al-Jumʿa nella guida della compagnia petrolifera.
Nel dicembre 2010, il Consiglio supremo saudita del petrolio, presieduto da re ʿAbd Allāh, ha chiesto ad al-Naʿīmī di nominare il suo successore a capo del dicastero del petrolio.[7]
Il 7 maggio 2016, in occasione del terzo rimpasto di governo del suo regno, re Salmān lo ha sostituito con Khālid ʿAbd al-ʿAzīz al-Fāliḥ, fino a quel momento ministro della sanità ed ex presidente della compagnia Saudi Aramco.[8]
Altre posizioni
Al-Naʿīmī è presidente del consiglio di amministrazione dell'Università della Scienza e della Tecnologia Re ʿAbd Allāh.[5]
Vita personale
Risiede a Dhahran, è sposato e ha quattro figli: Rim, Rami, Nada e Mohammad.[9]
Riconoscimenti
Al-Naʿīmī, nel 2008, è stato citato come una delle persone più influenti del mondo dalla rivista TIME.[5] Nel 2011, è stato incluso nella classifica delle cinquanta persone più influenti dal periodico Bloomberg Markets.[10]
Onorificenze
Note
- ^ Minister of Petroleum and Mineral Resources - Saudi Arabia Information, su saudinf.com. URL consultato il 23 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2018).
- ^ Ali Ibrahim Al Na'imi, in APS Review Oil Market Trends, 24 ottobre 2011. URL consultato il 27 marzo 2013.
- ^ a b Ali bin Ibrahim Al Naimi, su sagia-gcf.tmwtest.co.uk, SAGIA. URL consultato il 28 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2011).
- ^ a b c d e f Minister of Petroleum and Mineral Resources, su saudinf.com, SAMIRAD. URL consultato il 28 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2018).
- ^ a b c d Saudi Minister of Petroleum and Mineral Resources Ali Al Naimi to speak at commencement, su www4.lehigh.edu, Lehigh University. URL consultato il 28 agosto 2012.
- ^ Eur, The Middle East and North Africa 2003, Taylor & Francis, 22 novembre 2002, p. 950, ISBN 978-1-85743-132-2. URL consultato il 1º settembre 2012.
- ^ Saudi considers Naimi's successor as oil minister, in Reuters, 10 dicembre 2010. URL consultato il 6 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015).
- ^ Articolo
- ^ Powerful People: #50 Ali Al-Naimi, su forbes.com, Forbes. URL consultato il 5 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2015).
- ^ The 50 Most Influential People in Global Finance, in Bloomberg. URL consultato il 14 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2012).