La parola chum (in russo чум, čum) proviene dal termine komit ́śоm o dall'udmurtotš́um, entrambi significano "tenda, rifugio"[1]. In diverse lingue ha nomi diversi, con il significato di "casa": in lingua nenetsḿāʔ, in lingua nganasanmaʔ, in chanti(ńuki) χot, in evenchiǯū.[2][3] In mongolo si chiama урц, urc; in buriato урса, ursa.
Descrizione
Il chum tradizionale consiste in una struttura conica composta da pali, ricoperta da pelli di renna o di cervo, da corteccia di betulla o feltro. Al centro c'è un focolare e il fumo fuoriesce attraverso un foro posto al vertice. Il diametro della tenda, in basso, è di solito dai 3 agli 8 metri, alcuni chum possono avere un diametro anche di dieci metri. La forma è simile a quella del tipi dei nativi americani, ma alcune versioni sono meno verticali. Nella costruzione è strettamente correlato al lavvu dei sami della Fennoscandia, ma è un po' più grande nelle dimensioni.
La struttura è mobile e può essere trasportata servendosi delle renne. Questo tipo di riparo è ancora oggi in uso come rifugio per tutto l'anno dai popoli nenci del circondario autonomo Jamalo-Nenec, dai chanti e dai tuvani della Russia.
Note
^(RU) Слово: чум, su starling.rinet.ru. URL consultato il 1º aprile 2019.