Allievo di J.B. Lemoyne, presso cui seguì un apprendistato per un decennio circa, fino al 1745.
Inizialmente attratto dal Barocco studiato nelle opere del Bernini presenti a Versailles, si accostò in un secondo tempo alla corrente classicista capitanata da Pigalle.
Riuscito ad entrare nell'Accademia, si acquistò il favore della Pompadour, che venne omaggiata dall'artista con una serie di opere. Grazie a queste protezioni ottenne la nomina di chef d'atelier della manifattura di Sèvres (1757).[1]
A lui si deve la diffusione del biscuit eseguito su temi classici.