Esistono diverse menzioni della zuppa alla birra in scritti tedeschi risalenti al sedicesimo secolo, fra cui una tragedia di Hans Sachs (1578)[7] e il Neuw Kreuterbuch (1588) di Jacobus Theodorus, che parla di "semplici zuppe di birra per le persone sane e la servitù" e altre "molto buone con tuorlo sbattuto, zucchero, zimmat e zafferano" destinate invece ai malati.[8] Inoltre, in Germania, le zuppe di birra venivano servite durante alcune cerimonie religiose fra cui i funerali o i battesimi.[9][10]
Nel Cuisinier moderne (1742) di Vincent La Chapelle sono presenti tre diverse ricette di zuppa alla birra una delle quali, che prende il nome di pompernicle, è a base di pane grattugiato fritto nel burro che, dopo essere stato versato nella birra, viene insaporito con spezie, vino del Reno, limetta e legata con uova e birra bianca.[11] Diversi scritti, fra cui l'opera di La Chapelle, confermano che questa zuppa era un piatto consumato tanto dalle classi più abbienti quanto da quelle più umili.[1]
In uno scritto di medicina del 1817, viene consigliato di ingerire della zuppa di birra a chi soffre di crisi emorroidarie.[12]
Stando a quanto riporta Wolfgang Schivelbusch nel suo Storia dei generi voluttuari (1980), la biersuppe era un alimento per la colazione diffuso nelle aree rurali dei Paesi di lingua tedesca e veniva preparata usando birra a basso tenore alcolico fino al XIX secolo, quando si iniziò a consumare pane imbevuto nel caffè.
Oltre ad aver preso piede in Europa, la zuppa di birra divenne nota anche nel Wisconsin grazie agli immigrati di lingua tedesca.[3][13] Oggi la zuppa con la birra è considerata un comfort food negli USA.[3]