L'apertura alare è di circa 20 millimetri[1][2]; le ali anteriori sono bianche con punti neri[1][2], quelle posteriori sono grigie con frange[1].
Larva
Le larve di Y. padella sono all'inizio giallo-verdi, poi, maturando, diventano giallo-grigie[2]. Hanno la testa nera e sulla loro schiena c'è una doppia fila di punti neri[2].
Pupa
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Biologia
Gli adulti escono dal bozzolo tra giugno e luglio, e volano nelle ore serali[1][2]. Le femmine depongono gruppi di 25-50 uova sui rametti della pianta[1]; le uova sono sovrapposte fra loro come le tegole di un tetto[1]. Appena deposte, le uova hanno una colorazione gialla, che con il tempo diventa rossa vinacea[1].
Le larve nascono ad agosto[1]; tuttavia, esse non escono all'aperto, ma forano la parete del corion rivolta verso il ramo[1]; esse rodono la corteccia in corrispondenza della zona coperta dal corion[1]; quest'ultimo viene ispessito dalla seta prodotta e dal materiale eroso dalla corteccia. Le larve svernano all'interno di questo rifugio da esse costruito[1][2][3] e in primavera compiono la prima muta[1]; dopodiché, esse fuoriescono forando il corion, raggiungono in massa una foglia e scavano delle gallerie all'interno di essa, passando di foglia in foglia (una covata intacca 4-5 foglie)[1].
In seguito esse compiono anche la seconda muta e cominciano a mangiare l'epidermide ed il mesofillo di nuove foglie[1]; qui costruiscono dei nidi esterni, unendo i residui delle foglie con fili sericei[1]. Non appena il materiale trofico si esaurisce, esse abbandonano il nido, lasciando dietro di sé escrementi neri, fili sericei e frammenti di foglie[2].
All'inizio di giugno, esse si rinchiudono in bozzoli bianchi a forma di fuso[1].
Antagonisti
Esistono vari antagonisti naturali di H. padellus:
Le larve dell'Y. padellus divorano le foglie della pianta ospite, arrivando a defoliarla quasi del tutto, con seria compromissione dello stato vegetativo e della produzione dei frutti[3]. Attacca prevalentemente piante o isolate o in frutteti di collina e montagna; raramente attacca piante in frutteti posizionati in pianura, in quanto questi sono regolarmente sottoposti a trattamenti con insetticidi[2].
Metodi di lotta
Contro l'Y. padellus spesso sono efficaci i trattamenti usati contro altri parassiti[2][3].
Per un trattamento specifico, è utile in piante basse raccogliere, in primavera, le foglie intaccate.
Varie sostanze sono usate per attaccare l'Y. padellus:
(EN) Capinera, J. L. (Ed.), Encyclopedia of Entomology, 4 voll., 2nd Ed., Dordrecht, Springer Science+Business Media B.V., 2008, pp. lxiii + 4346, ISBN978-1-4020-6242-1, LCCN2008930112, OCLC837039413.
(EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN978-3-11-015704-8, OCLC174380917.
(EN) Jon A. Lewis and Jae-Cheon Sohn, Lepidoptera: Yponomeutoidea I (Argyresthiidae, Attevidae, Praydidae, Scythropiidae, and Yponomeutidae), a cura di Bernard Landry (Ed.), Brill, marzo 2015, p. 244, ISBN9789004254749.
(EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN978-0-19-854952-9, LCCN92004297, OCLC25282932.
Antonio Servadei, Sergio Zangheri, Luigi Masutti. Entomologia generale ed applicata. Padova, CEDAM, 1972.
(EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN9780840337023, LCCN85081922, OCLC13784377.