Il padre di Yervant Gianikian era un sopravvissuto al Genocidio armeno, al quale era sfuggito fuggendo in Italia.[1][2]
È stato compagno della regista Angela Ricci Lucchi, con cui ha condiviso l'attività e la ricerca artistica.[3]
La prima produzione comprende numerosi cortometraggi di cinema sperimentale e d'avanguardia. Ne sono un esempio i "film profumati", la cui proiezione è accompagnata dalla diffusione di essenze che interagiscono con il film. Successivi sono i documentari, lungometraggi realizzati con la tecnica del found footage.
Nel concorso della sua carriera ha esposto le sue opere in importanti centri culturali quali Jeu de Paume a Parigi (1995, 2006), MoMA di New York (2000, 2009), Biennale di Venezia (2001), Tate Modern di Londra (2011), MART di Rovereto (2014).
Nel 2015 il Centre Pompidou di Parigi ha promosso in loro omaggio un'esposizione dal titolo "Yervant Gianikian & Angela Ricci Lucchi: Rétrospective".[4]