La famiglia Washington degli Stati Uniti è una delle più importanti e storicamente significative della colonia del Virginia, i cui membri si occuparono prevalentemente di faccende militari e politiche. La famiglia divenne la casata più importante del Nord America quando George Washington, generale vincitore della rivoluzione americana contro gli inglesi, ottenne l'indipendenza delle colonie americane dalla Gran Bretagna e venne eletto primo presidente degli Stati Uniti.
Storia
Come nel caso di molte altre famiglie statunitensi di epoca coloniale, anche quella degli Washington trae le proprie origini in Inghilterra dove la prima notizia che abbiamo relativa a questa casata risale al XII secolo. All'epoca infatti i primi membri della famiglia ottennero il possesso di Washington Old Hall nella contea di Durham, in Inghilterra, godendo del diritto di utilizzare un proprio stemma.
Il primo membro di peso della famiglia lo troviamo però nel XVII secolo quando Lawrence Washington, religioso della chiesa d'Inghilterra, venne nominato dapprima lettore all'Università di Oxford e successivamente rettore per i servizi prestati all'arcivescovo di Canterbury, William Laud, nella purga dei sacerdoti puritani negli ambienti universitari, in accordo con le disposizioni di re Carlo I.[1] La sua carriera venne però bruscamente interrotta dalla guerra civile inglese quando i patrioti al fianco di Oliver Cromwell presero il potere in Inghilterra ed egli venne confinato in semi-povertà.
Suo figlio John, vedendo ben poche possibilità in Inghilterra, prese la decisione di emigrare per primo negli Stati Uniti, giungendo in Virginia nel 1657 dove cercò di fare fortuna sfruttando le sue conoscenze in ambito commerciale e mercantile acquisite a Londra ottenendo le prime concessioni terriere nelle colonie (divenne uno dei primi planters) oltre a dedicarsi alla coltivazione, all'esportazione ed alla vendita di tabacco. Venne poi eletto nella House of Burgesses della Virginia e divenne pertanto un politico della colonia. Nel corso degli eventi che portarono alla Bacon's Rebellion del 1676, Washington venne nominato colonnello della milizia della Virginia, inaugurando nella famiglia Washington una certa propensione all'arte militare che perseguiranno molti dei suoi discendenti.
Il figlio di questi, Lawrence sr., si dedicò ulteriormente all'espansione ed al consolidamento delle proprietà terriere del padre, ma soprattutto, come suo padre, si occupò della politica e dell'amministrazione della colonia inglese della Virginia, venendo eletto anch'egli membro della House of Burgesses locale.
Il primogenito di Lawrence sr., Augustine Washington (padre del presidente George Washington) aggiunse nuovi territori alle acquisizioni ottenute dalla sua famiglia in terra americana, distinguendosi anche nell'amministrazione della colonia come giudice di pace ed interessandosi alle problematiche della chiesa anglicana locale.
Dei figli di Augustine, il primogenito Butler morì giovanissimo e pertanto la primogenitura passò a Lawrence jr. che divenne planter e membro fondatore della Ohio Company della Virginia, nonché membro della legislatura coloniale della contea di Fairfax. Si occupò prevalentemente di commercio con l'entroterra degli Stati Uniti dopo aver abbandonato una promettente carriera militare.
Il figlio primogenito di Augustine e della sua seconda moglie, invece, fu George Washington, noto militare, generale dell'esercito delle colonie americane durante la rivoluzione americana ed eletto in seguito primo presidente degli Stati Uniti d'America dopo che questi ebbero ottenuta l'indipendenza dal Regno di Gran Bretagna. Alla morte dei fratelli maggiori, George si trovò unico erede delle sostanze di suo padre e, oltre a perseguire una promettente carriera militare e politica, si occupò attivamente anche delle proprietà della sua famiglia, in particolare arricchendo ed ingrandendo la tenuta di Mount Vernon che divenne la sua residenza preferita. Non avendo avuto figli dalla propria moglie, Martha, Washington nominò suo erede universale dopo la sua morte il nipote Bushrod Washington, figlio di suo fratello minore John Augustine che proseguì la casata.
Tra gli antenati della famiglia Washington si ricorda anche l'ugonotto francese Nicolas Martiau, giunto in Inghilterra nel 1620 nel tentativo di sfuggire alle persecuzioni in Francia ed in seguito naturalizzato cittadino londinese.
La famiglia Washington, sin dal XII secolo, aveva ottenuto la concessione di uno stemma proprio, blasonato come segue:
«d'argento a due barre di rosso con in capo tre stelle a cinque punte del secondo.[2]»
Nello stemma più ampio della famiglia compare anche una corona e un elmo di antica nobiltà (non in uso presso il sistema araldico britannico) con un cimiero raffigurante un corvo uscente dall'elmo. Uno stemma praticamente identico venne utilizzato anche dalla famiglia Le Moyne, descritti come proprietari terrieri nella città di Grafham, nell'Huntingdonshire durante il regno di Enrico II.[3]
Malgrado lo stesso George Washington, come primo presidente democraticamente eletto degli Stati Uniti appartenesse all'ala più liberale dei politici della colonia americana, non va dimenticato che egli era de facto un esponente della gentry americana (in particolare in quanto planter) e pertanto mantenne sempre molto vivi i legami con la sua ascendenza e col proprio albero genealogico, utilizzando frequentemente il suo stemma di famiglia sulle sue proprietà e nei suoi documenti privati, come pure nei suoi ex libris.
Lo stemma della casata dei Washington si trova anche sul Washington Square Arch, eretto a fine Ottocento per celebrare la figura del presidente George Washington.
Note
^ Willard Sterne Randall, George Washington: A Life, New York, Holt & Co., 1997.
^The General Armory of England, Scotland, Ireland and Wales, Comprising a Registry of Armorial Bearings from the Earliest to the Present Time, Sir Bernard BURKE, Harrison, London, 1884, P 1080