Le sue statistiche sono state utilizzate anche per stabilire la capacità dell'Impero Ottomano di pagare i propri debiti; Cuinet, desideroso di ottenere numeri precisi, fu infine costretto a concludere che non era possibile ottenerli, adducendo due ragioni principali.[2]
Le limitazioni imposte dalle autorità turche resero le sue ricerche inconcludenti.
A causa della mancanza di controllo delle autorità turche sulle province più lontane, gli fu impossibile completare il suo lavoro.
Un esempio spesso citato dai critici è la statistica di Cuinet, ricavata dai numeri delle autorità ottomane e dalle informazioni che queste gli hanno fornito riguardo al Vilayet di Aleppo (classificato in quelle opere come sangiaccato di Marash). Il numero è impossibile: 4300. Mentre solo nella città di Marash, gli armenicattolici e protestanti erano 6008, senza includere i gregoriani. Cuinet, all'inizio della sua opera, mette in guardia il lettore dichiarando: "La scienza della statistica, così degna e interessante, non solo non è ancora utilizzata in questo Paese, ma persino le autorità si rifiutano, con una linea di partito, di accettare qualsiasi indagine"[2].
^abc(EN) Sarkis Y. Karayan, Vital Cuinet’s La Turquie d’Asie: A Critical Evaluation of Cuinet’s Information about Armenians, in Journal of the Society for Armenian Studies, Vol. 11, 2000.