Nato nel 1799 da Paolo Florio e Giuseppina Saffiotti, sposa Giulia Portalupi con la quale ha tre figli: Angelina, Giuseppina e Ignazio, poi senatore. Trasferitosi pochi mesi dopo la nascita a Palermo dove il padre aprì una fiorente drogheria, Vincenzo Florio intraprese numerose iniziative industriali, tra cui nel 1832 la fondazione a Marsala delle Cantine Florio per la produzione del vino marsala, le tonnare di Favignana per la pesca e l'inscatolamento del tonno dal 1841, e l'acquisizione nello stesso anno della Fonderia Oretea.
Carriera imprenditoriale
Nel 1840 venne costituita a Palermo la Anglo-Sicilian Sulphur Company Limited, società tra il Florio e gli inglesi Benjamin Ingham e Agostino Porry per la produzione e la commercializzazione di acido solforico e derivati dello zolfo.
Fu anche banchiere dal 1845 (Banco Florio), ed entrò a far parte del consiglio di amministrazione della Banca Nazionale e nel 1861 fu presidente della sede di Palermo.
Nel 1862 fu firmata la convenzione tra il governo italiano e la Compagnia Florio navale per il servizio postale e commerciale per la Sicilia e la linea da e per Napoli. Dal 1863 al 1867 fu presidente della Camera di commercio di Palermo.