Verlicca[1][2] (in croato Vrlika) è una città di 2.159 abitanti della Croazia, appartenente alla regione spalatino-dalmata.
Storia
Durante la guerra per l'indipendenza della Croazia, Verlicca venne occupata dalle milizie serbe della Krajina e dall'Armata Popolare Jugoslava, all'arrivo delle quali gli abitanti di etnia croata abbandonarono in massa la città. Dopo l'Operazione Tempesta (in croato Oluja) del 1995, i croati riconquistarono la città e furono quindi gli abitanti serbi ad abbandonare la zona.
I patroni della città sono San Filippo apostolo e San Giacomo il Minore (3 maggio).
Società
Etnie e minoranze straniere
Secondo il censimento del 2001 nel comune di Verlicca si contano 2.705 abitanti (959 nel paese), di cui il 92% sono croati; gli altri 8% appartengono a minoranze.
La presenza autoctona di italiani
È presente una piccola comunità di italiani autoctoni che rappresentano una minoranza residuale di quelle popolazioni italiane che abitarono per secoli ed in gran numero, la penisola dell'Istria e le coste e le isole del Quarnaro e della Dalmazia, territori che furono della Repubblica di Venezia. La presenza degli italiani a Verlicca è drasticamente diminuita in seguito agli esodi che hanno seguito la prima e la seconda guerra mondiale.
Verlicca fino all'inizio del XX secolo, come già accennato, ospitava nuclei italiani derivati da quelle famiglie venete che l'amministrazione della Repubblica di Venezia inviò qui come militari, architetti ed esponenti dell'amministrazione pubblica a controllare le frontiere con lo stato Ottomano. I tipichi cognomi Italiani sono Marchioli, Dudan e Mišur (Missur). Un esponente di questa comunità fu il senatore Alessandro Dudan, autonomista e irredentista italiano in Dalmazia ed esponente del Partito Autonomista Dalmato (fine XIX-inizi XX Secolo).
Geografia antropica
È situata nell'entroterra dalmata (Dalmatinska zagora) a circa 72 km da Spalato.
I centri abitati più importanti nelle vicinanze di Verlicca sono: Signo, Dernis e Tenin.
Località
La città di Verlicca è suddivisa in nove frazioni (naselja)[3] di seguito elencate. Tra parentesi il nome in lingua italiana, generalmente desueto.
- Garjak (Gariak[2])
- Ježević (Gesevich[2])
- Koljane (Cogliane[2])
- Kosore (Cossore[2])
- Maovice (Maovizze[2])
- Otišić (Ottissich[2])
- Podosoje (Podossoje[2])
- Vinalić (Vinalich[2])
- Vrlika (Verlicca[2])
Note
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