Vento dell'est (Le Vent d'est) è un film del Gruppo Dziga Vertov attribuibile a Jean-Luc Godard, Jean-Pierre Gorin e a Gérard Martin, del 1970.
Trama
Una ragazza italiana presunta rivoluzionaria in realtà cade preda dell'ideologia borghese.
Produzione
Nel 1969 Godard, Roger e Wiazemsky partono insieme al leader studentesco Daniel Cohn-Bendit per Roma, dove hanno intenzione di lavorare a un "western politico", o meglio un "western gauchiste spaghetti", con Gian Maria Volonté come attore protagonista. Nel progetto di Vento dell'est viene coinvolto anche il regista Marco Ferreri attivista di Lotta Continua. I finanziamenti sono importanti, 220.000 dollari, il budget più alto di cui Godard abbia disposto fino a questo momento.[1] Jean-Pierre Gorin non può partecipare, è ricoverato a Parigi per un incidente in motocicletta, ma arriverà quando le riprese sono ancora in corso per correggere le posizioni troppo “anarchiche” di Cohn-Bendit.
Il risultato è un pot-pourri senza capo né coda, con la star Volonté sottoutilizzata e filmata come una comparsa qualsiasi. Esasperata dall'influenza che i dogmatici giovani maoisti hanno sul marito, Anne Wiazemsky se ne va con un altro uomo e Godard rientra a Parigi nel giugno 1969, in preda alla depressione; dopo un maldestro tentativo di suicidio con barbiturici, cerca anche di gettarsi dalla finestra, bloccato all'ultimo momento da un amico che passa per caso.[2] Il caos di materiale girato acquista finalmente la forma di film nei quattro mesi di montaggio a cura di Godard e Gorin.
Critica
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
- (EN) Vento dell'est, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Vento dell'est, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Vento dell'est, su FilmAffinity.
- (EN) Vento dell'est, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (DE, EN) Vento dell'est, su filmportal.de.