Sua madre era la granduchessaXenia (1875-1960), figlia dello zarAlessandro III e suo padre era il granduca Sandro, cugino di primo grado del padre della moglie: Vassilij era quindi pronipote di Nicola I di Russia per parte di padre e pro-pronipote dello stesso per parte di madre, oltre ad avere per nonno Alessandro III e per zio Nicola II, particolarmente legato alla sorella ed al cognato.
Rivoluzione bolscevica
Passò la prima giovinezza tra il sud della Francia, luogo di vacanza molto amato dalla nobiltà internazionale, ed i palazzi imperiali russi. Quando l'imperatore Nicola II abdicò in seguito alla Rivoluzione di Febbraio nel 1917, l'Imperatrice vedova si ritirò in Crimea con moltissimi parenti, fra cui la figlia Xenia, il genero ed i loro figli: nel 1918 molti di loro furono incarcerati vicino a Jalta, ma un mese dopo vennero liberati dalle truppe tedesche in seguito alla firma del Trattato di Brest-Litovsk.
L'11 aprile 1919 i Romanov vennero salvati da un quasi sicuro massacro da parte dei bolscevichi poiché riuscirono ad imbarcarsi su una nave da guerra britannica, la HMS Marlborough, mandata apposta dal re Giorgio V[1], che li portò a Malta dove rimasero per circa nove mesi[2].
Esilio
Dopo aver vissuto a Parigi con i genitori, in seguito al loro divorzio seguì la madre in Inghilterra e, alla fine degli anni venti, si trasferì negli Stati Uniti, dove si guadagnò da vivere prima come cameriere, poi come operaio di cantiere navale, agente di cambio, viticultore ed infine allevatore di pollame.
Matrimonio
Il 31 luglio 1931 sposò a New York la principessa Natalia Galitzine (Mosca, 26 ottobre 1907 - Woodside, 28 marzo 1990), con la quale visse per anni in California e con cui ebbe una figlia.
Il principe Vasilij e la principessa Natalia Galitzine ebbero:
Principessa Marina Romanov (San Francisco, 22 maggio 1940 - viv.) che ha sposato a Woodside in California l'8 gennaio 1967 William Beadleston, e da cui in seguito ha divorziato.