Trascorre un'infanzia tutto sommato tranquilla, almeno fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, a causa della quale si ritrova costretto a spostarsi con la famiglia nella campagna di Sorman, dove il nonno materno possiede una piccola concessione agricola. Non potendo studiare, divora la modesta biblioteca familiare: è il germe di una cultura onnivora e curiosa, che lo accompagnerà per tutta la vita; con il nonno impara inoltre a conoscere la vita di campagna, molto diversa da quella piccolo-borghese vissuta nella placida società coloniale tripolitana.
A conflitto concluso, la Libia passa sotto l'amministrazione britannica ed è proprio in questi anni che forma la propria coscienza politica, conoscendo Clara Valenziano - che in seguito sposerà -, comunista militante, e figurando perciò tra i fondatori del Partito Comunista Libico, fatto che ne provocherà l'espulsione dal paese nel 1951. Riparato dunque in Italia, a Roma, dove si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza, conosce Luciana Castellina[1] e s'iscrive al Partito Comunista Italiano, lavorando per il suo organo di stampa ufficiale, l'Unità. Nel 1953 si trasferisce ad Agrigento, dove lavora per la federazione locale del PCI, divenendo successivamente funzionario di partito.[1] Tornato a Roma, prosegue il lavoro con l'Unità, collabora con Giorgio Amendola e diviene giornalista di economia per la rivista Rinascita.
Già organico dell'ala cosiddetta ingraiana del partito, sarà poi parte di quel gruppo di pensiero critico interno allo stesso - composto tra gli altri da Aldo Natoli, Rossana Rossanda e Luigi Pintor - che, nel giugno del 1969, fonderà la rivista il manifesto, di cui ricoprirà a più riprese la carica di direttore.[2] Il 24 novembre dello stesso anno, unitamente all'intera redazione del giornale, viene espulso dal partito a causa delle critiche mosse allo stesso partito a proposito del suo posizionamento in merito all'occupazione della Cecoslovacchia da parte degli altri paesi del Patto di Varsavia.
Spazio e ruolo del riformismo, a cura di, Bologna, Il mulino, 1974.
un saggio in Vittorio Moioli, Made in Italy. Il mercato svizzero del lavoro italiano, Roma, Alfani, 1976.
Il nuovo macchinismo. Lavoro e qualità totale. I casi FIAT, Zanussi & Italtel, con altri, Roma, Datanews, 1992.
Dibattito sulla mostra storico-documentaria Il Partito comunista italiano. Settant'anni di storia d'Italia, con Luciano Canfora, Massimo D'Alema e Armando Cossutta, Milano, Teti, 1996.
Segnali di fumo. Locali per fumatori, secondo Valentino Parlato, a cura di Livia e Marcantonio Borghese, Roma-Milano, Il Manifesto, 2005. ISBN 88-7285-459-8
La rivoluzione non russa. Quarant'anni di storia del Manifesto, San Cesario di Lecce, Manni, 2012. ISBN 978-88-6266-450-9.
Introduzioni e prefazioni
Introduzione a Friedrich Engels, La questione delle abitazioni, Roma, Samonà e Savelli, 1971.
Prefazione a Saverio Caruso, Burocrazia e capitale in Italia. Struttura e ideologia, Verona, Bertani, 1974.
Introduzione a Friedrich Engels, L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato. In relazione alle ricerche di Lewis H. Morgan, Roma, Newton Compton, 1974.
Introduzione a Vittorio Moioli, I nuovi razzismi. Miserie e fortune della Lega Lombarda, Roma, Edizioni associate, 1990. ISBN 88-267-0104-0
Prefazione a Adalberto Minucci, La crisi generale tra economia e politica. Una previsione di Marx e la realtà di oggi, Roma, Voland, 2008. ISBN 978-88-6243-017-3
Introduzione generale a Voltaire, Tutti i romanzi e i racconti e Dizionario filosofico, Roma, Grandi tascabili economici Newton, 2011. ISBN 978-88-541-3136-1.
Introduzione a Mikhail Talalay, Dal Caucaso agli Appennini. Gli azerbaigiani nella Resistenza italiana, Roma, Sandro Teti, 2013. ISBN 978-88-88249-24-7.
Introduzione a Nino Caruso, Una vita inaspettata, Roma, Castelvecchi, 2016. ISBN 978-88-6944-615-3.
Curatele
Vladimir Ilic Lenin, L'imperialismo fase suprema del capitalismo, Roma, Editori Riuniti, 1964.
Maria Esther Gilio, Guerriglia tupamara. Interviste-testimonianze. Appendici: Schede sui tupamaros e sulla guerriglia, documenti politici, Verona, Bertani, 1972.