Un rebus per l'assassino

Un rebus per l'assassino
Titolo originaleThe Last of Sheila
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1973
Durata120 min
Rapporto1,77:1
Generegiallo
RegiaHerbert Ross
SceneggiaturaAnthony Perkins, Stephen Sondheim
ProduttoreHerbert Ross
Produttore esecutivoStanley O'Toole
Casa di produzioneWarner Bros. Pictures
FotografiaGerry Turpin
MontaggioEdward Warschilka
MusicheBilly Goldenberg
ScenografiaKen Adam
CostumiJoel Schumacher
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Un rebus per l'assassino (The Last of Sheila) è un film del 1973 diretto da Herbert Ross.

È un thriller giallo statunitense con Richard Benjamin, Dyan Cannon, James Coburn e James Mason.

Trama

Clinton Green, ricco produttore cinematografico, invita sul proprio yacht, in procinto di salpare per una crociera nel Mediterraneo, l'anziano regista Philip Dexter, l'attrice Alice Wood e suo marito Anthony, l'agente pubblicitaria Christine e il soggettista Tom con la moglie Lee. Tuttavia, più che a intrattenerli, Clinton mira a scoprire chi di loro abbia investito e ucciso, un anno prima, la sua giovane consorte, Sheila. Per riuscirci, egli escogita un complicato gioco della verità che denuncia i vizi segreti dei suoi ospiti senza inizialmente collegarli a loro ma avvertendo implicitamente chi ne è afflitto che sarà smascherato.

La comitiva approda su un'isola in cui si erge un antico convento abbandonato: qui Clinton, nel corso del gioco, finisce misteriosamente assassinato. Tom si propone di individuare l'omicida ricostruendo i movimenti dei suoi cinque compagni e sembra aver raggiunto i suoi scopi quando induce Lee a dichiararsi colpevole sia della morte di Sheila che dell'uccisione di Clinton. Poche ore dopo, tuttavia, la stessa Lee viene trovata morta: in apparenza, il suo sembra un suicidio. Tuttavia Dexter, attento osservatore, continua ad indagare e riflettere per conto proprio, finché non scopre che Lee è stata uccisa dal marito, amante di Alice. I due però trovano un accordo: Tom se la caverà accettando di impiegare Dexter nel film che entrambi ricaveranno dalla loro vicenda.

Produzione

Il film, diretto da Herbert Ross su una sceneggiatura di Anthony Perkins e Stephen Sondheim,[1] fu prodotto da Herbert Ross per la Warner Bros. Pictures[2] e girato in Francia (ad Antibes, negli Studios de la Victorine a Nizza e all'Île Saint-Honorat).[3] Il brano della colonna sonora Friends, cantato da Bette Midler, fu composto da Mark Klingman e William Charles (parole e musica)[4]

Distribuzione

Il film fu distribuito con il titolo The Last of Sheila negli Stati Uniti dal 14 giugno 1973[5] (première al Festival di Cannes il 16 maggio 1973[4]) al cinema dalla Warner Bros. Pictures.[2]

Altre distribuzioni:[5]

  • in Germania Ovest il 7 settembre 1973 (Sheila)
  • in Svezia il 26 settembre 1973 (Döden går ombord)
  • in Danimarca il 12 ottobre 1973 (Mordets puslespil)
  • in Messico il 27 dicembre 1973 (El fin de Sheila)
  • in Finlandia il 24 maggio 1974 (Kuolema astuu laivaan)
  • in Portogallo (A Charada da Morte)
  • in Grecia (Epikindyni prosklisi)
  • in Francia (Les invitations dangereuses)
  • in Norvegia (Mordleken)
  • in Brasile (O Fim de Sheila)
  • in Polonia (Pamiatka po Sheili)
  • in Ungheria (Sheila meghalt és New Yorkban él)
  • in Italia (Un rebus per l'assassino)

Accoglienza

Su "Rotten Tomatoes", specifico aggregatore di recensioni,[6] il film ha ricevuto un punteggio del 90% dalla critica e dell'85% dal pubblico,[7] con un punteggio medio di 89%, mentre su Imdb di 7.2 su 10.[8]

Critica

  • La critica sottolinea la complessità di una scrittura arguta, ironica e al contempo densa di mistero, che coinvolge lo spettatore nelle indagini ma depistandolo continuamente in un gioco intricato e sofisticato come le opere di Sondheim e segnato dalle atmosfere lugubri e macabre tipiche del cinema interpretato da Perkins, qui nelle vesti di sceneggiatore.[9]
  • Il noto e influente[10] critico Roger Ebert[10] recensendolo nello stesso anno di uscita assegna al film una valutazione positiva,[11] ritenendolo un "thriller diabolicamente complicato", una detective story che riprende le atmosfere sia dell'Agatha Christie di Trappola per topi (dramma teatrale del 1952) e di John Dickson Carr, sia di Gli insospettabili (1972)[12] ma distinta da un impianto assai più subdolo. Ebert vi rivede nei personaggi, arricchiti da interpretazioni di alto livello e taglienti anche nell'esprimere meschinità, l'«atteggiamento (di noncuranza o ironico distacco) tipico della gente di Hollywood nei confronti della morte» che aveva ravvisato[13] in un altro lavoro, anch'esso appena precedente a quello analizzato: Play It As It Lays (1972). Il film gli appare insomma un'opera che per la propria intelligenza avvince lo spettatore lasciandolo tuttavia nel dubbio che, in fondo, l'evento delittuoso da cui tutto scaturisce possa non esser stato invece altro che un incidente, un pretesto occasionale e assai meno intricato delle indagini da esso originate.
  • Per Leonard Maltin, il film è un grande “murder-puzzle" imperniato su star del jet-set, che inscena un "gioco mortale dai contorni di un giallo”.[14][15]
  • Vincent Canby, capo-critico cinematografico del New York Times, esprime un forte apprezzamento per il cast e in particolare per Dyan Cannon.[15]
  • Nella sua "Impressione",[16] il critico Marcel M.J. Davinotti jr evidenzia come una sceneggiatura che risente di pecche nella continuità logica abbia avuto bisogno di una certa verbosità per spiegare premesse e passaggi non sempre ineccepibili, di fatto inevitabilmente avvitandosi in deduzioni, presentate per bocca dei personaggi, in definitiva poco chiare e in ipotesi poco credibili, per quanto sorprendenti e potenzialmente godibili. Il copione stesso, secondo il critico, è un gioco di società alla Cluedo con spunti mutuati dall'enigmistica classica. Nella stessa recensione il film è inoltre considerato un "apripista" ad altri quali Invito a cena con delitto e Signori, il delitto è servito.
  • Sullo stesso sito,[17] oltre alla critica di Davinotti, le opinioni ospitate si dividono tra quelle di chi si fa conquistare dallo stile alla Agatha Christie riuscendo ad orizzontarsi o persino a prevedere l'epilogo, e di chi ritiene comunque lo script confuso o macchinoso e programmatico, in definitiva mancante di quella dose di attrattiva che possa condurre lo spettatore all'immedesimazione, oltre che il cast "altisonante" come in parecchi film contemporanei ma non sempre in parte o sotto tono. Un aspetto ritenuto interessante perché accosta elementi classici e ritenuti "originali" è la mancanza di un detective "neutrale", non coinvolto nella rosa dei sospettati, a suggerire l'improponibilità di taluni “manicheismi” propri del genere.
  • Sullo strumento integrato disponibile su web nato dalla collaborazione sulla critica cinematografica tra il Morandini e MyMovies, il film riceve 3 stelle su 5 ma viene definito "tanto complicato che è quasi impossibile seguirne l'intreccio".[18]

Riconoscimenti

Promozione

Le tagline sono:[20]

  • "The Next Move Is Murder".
  • "The games people play can lead... to murder!".
  • "Any number can play. Any number can die.".

Note

  1. ^ (EN) Un rebus per l'assassino - IMDb - Cast e crediti completi, su imdb.com. URL consultato il 14 marzo 2013.
  2. ^ a b (EN) Un rebus per l'assassino - IMDb - Crediti per le compagnie, su imdb.com. URL consultato il 14 marzo 2013.
  3. ^ (EN) Un rebus per l'assassino - IMDb - Luoghi delle riprese, su imdb.com. URL consultato il 14 marzo 2013.
  4. ^ a b (EN) Un rebus per l'assassino - American Film Institute, su afi.com. URL consultato il 14 marzo 2013.
  5. ^ a b (EN) Un rebus per l'assassino - IMDb - Date di uscita, su imdb.com. URL consultato il 14 marzo 2013.
  6. ^ Tra professionali e del pubblico, ma suddivise per sezioni separate: what is the tomatometer, su rottentomatoes.com. URL consultato l'8 novembre 2023.
  7. ^ (EN) The last of Sheila, su rottentomatoes.com. URL consultato l'8 novembre 2023.
  8. ^ Un rebus per l’assassino, su movieplayer.it. URL consultato l'8 novembre 2023.
  9. ^ (EN) Review of Un rebus per l'assassino/, su imdb.com. URL consultato il 9 novembre 2023.
  10. ^ a b I migliori 10 film di sempre secondo Roger Ebert, su ilpost.it. URL consultato l'11 novembre 2023.; Roger Ebert – L’eroe di cui avevamo bisogno, su birdmenmagazine.com. URL consultato l'11 novembre 2023.
  11. ^ (EN) The last of Sheila. 1973, su rogerebert.com. URL consultato l'11 novembre 2023.
  12. ^ Gli insospettabili è considerato opera di altissimo livello, dal serrato impianto teatrale, verboso ma raffinatissimo gioco intellettuale: Gli insospettabili, su mymovies.it. URL consultato l'11 novembre 2023.; cfr. Tullio Kezich, Il Mille film. Dieci anni al cinema 1967-1977, Edizioni Il Formichiere, 1977. In particolare, inoltre, è noto che Gli insospettabili sia stato ispirato a Anthony Shaffer proprio dalla passione di Sondheim per taluni giochi di ruolo investigativi, tanto che il suo titolo originale era Who’s afraid of Stephen Sondheim?, la stessa che avrebbe spinto Herbert Ross ad affidargli la co-sceneggiatura di The last of Sheila: (EN) Deconstructing Sondheim, su newyorker.com. URL consultato l'11 novembre 2023.
  13. ^ (EN) Play it as it lays. 1973, su rogerebert.com. URL consultato l'11 novembre 2023.
  14. ^ (EN) Leonard Maltin, Leonard Maltin's 2014 Movie Guide, Penguin Publishing Group, 2013, ISBN 9781101609552. URL consultato il 9 novembre 2023.
  15. ^ a b (EN) Last of Sheila, su laemmle.com. URL consultato l'11 novembre 2023.
  16. ^ Un rebus per l’assassino, su davinotti.com. URL consultato il 10 novembre 2023.
  17. ^ Su cui si avverte di non confondere le due pellicole dal titolo in italiano simile, questa e Rebus per un assassinio (1979), di tutt'altra tematica: Rebus per un assassinio, su davinotti.com. URL consultato il 10 novembre 2023.
  18. ^ Un rebus per l'assassino, su mymovies.it. URL consultato il 9 novembre 2023.
  19. ^ All Winners, su edgarawards.com. URL consultato il 9 novembre 2023.
  20. ^ (EN) Un rebus per l'assassino - IMDb - Tagline, su imdb.com. URL consultato il 14 marzo 2013.

Collegamenti esterni